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Michele Farina per il Corriere della Sera
Dawn Tyree si è sposata a 13 anni. Legalmente. Il marito? L' uomo di 32 anni che l' ha stuprata, l' amico di famiglia che l' ha messa incinta. Chi l' ha indotta a sposarsi? I genitori. In quale parte del mondo? In California.
Dawn racconta la sua storia a Nicholas Kristof, autorevole giornalista del New York Times. Un caso isolato? «Migliaia di minorenni si sposano ogni anno - scrive Kristof - negli Stati Uniti», Paese che pure giustamente si batte contro la piaga globale delle «spose bambine» (sotto i 14 anni un caso ogni 11 secondi, denuncia Save the Children).
Da che pulpito. In America, dal 2000 al 2010, si sono registrati quasi 250mila matrimoni dove la sposa era minorenne: Kristof cita i dati di «Unchained at Last», ong riconosciuta dalle Nazioni Unite. «Libere Finalmente»? Non sempre, non ancora.
Certo, sulla carta servirebbe l' età minima di 18 anni. In 20 Stati non c' è. E in tutti, tranne uno, sono ammesse eccezioni. Per esempio quando c' è l' accordo dei genitori, o di un tribunale. O quando la ragazza è incinta.
La motivazione di fondo è impedire l' aborto. Per i genitori, si tratta anche di nascondere «la vergogna». In pratica, scrive Kristof, tutto ciò si traduce spesso in un aberrante, inaccettabile «matrimonio riparatore» tra la minorenne e lo stupratore.
E' successo a Dawn. A 11 anni, quando i genitori si trasferiscono in Texas, l' amico di famiglia a cui era stata affidata comincia a molestarla. «Mi ha fatto credere che il sesso era una cosa normale tra noi». A 13 Dawn rimane incinta. Si va dalla polizia? No, in comune.
A sposarsi. Sono i genitori a convincere la figlia. «Per mio padre era impensabile che abortissi». Dawn perde due anni di scuola. Arriva un' altra figlia. A 15 anni divorzia, per paura che il marito abusasse anche dei suoi bambini.
La storia risale agli anni Novanta. Ma Kristof spiega che la situazione non è molto diversa oggi. Spesso le famiglie in questione sono molto religiose, cristiane, conservatrici, e il contesto sociale non è di degrado.
Un anno fa il giornalista ha cominciato a parlarne raccontando di Sherry Johnson, «nozze forzate» a 11 anni, in Florida, con il suo stupratore. Le leggi che regolano questa materia non sono federali.
Il mese scorso lo Stato del Delaware ha proibito i matrimoni con minorenni, senza eccezioni. Per Fraidy Reiss, guida di «Unchained at Last», è un primo passo. «Uno Stato è a posto. Ne mancano quarantanove».
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