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LA PILLOLA NON VA GIÙ - CRESCE IL NUMERO DI ITALIANI CHE SI TROVANO IN POVERTA' SANITARIA: CIRCA 463MILA PERSONE HANNO DOVUTO CHIEDERE AIUTO AD ASSOCIAZIONI CONVENZIONATE CON IL BANCO FARMACEUTICO PER RICEVERE GRATUITAMENTE FARMACI E CURE CHE, ALTRIMENTI, NON AVREBBERO POTUTO PERMETTERSI (+8% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE) - NEGLI ULTIMI 7 ANNI LA SPESA FARMACEUTICA A CARICO DELLE FAMIGLIE È CRESCIUTA DI 2,576 MILIARDI DI EURO (+31,9%) - AUMENTA ANCHE IL NUMERO DI PERSONE CHE...

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(ANSA) - Italiani sempre più in difficoltà quando si tratta di comprare i medicinali. Nel 2024, 463 mila persone hanno dovuto chiedere aiuto a realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi. Si tratta di circa l'8% in più rispetto allo scorso anno.

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È uno dei dati del libro sulla povertà sanitaria ('Tra le crepe dell'universalismo - Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia') curato dall'Osservatorio sulla Povertà Sanitaria che sarà presentato oggi alla Camera. Secondo il rapporto, il peso della spesa per i farmaci sostenuta dalle famiglie italiane è sempre più alto: lo scorso anno è aumentata di 731 milioni di euro, passando da 9,91 miliardi nel 2022 a 10,65 miliardi del 2023.

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Complessivamente, in 7 anni (2017-2023), la spesa farmaceutica a carico delle famiglie è cresciuta di 2,576 miliardi di euro (+31,9%). A soffrire di più sono uomini (pari al 54% del campione, contro il 46% delle donne) e persone in età adulta (18-64 anni, pari al 58%). Circa un quarto di chi vive in povertà sanitaria (102 mila) è però minore. Aumenta anche il numero di persone che limita il numero di visite e accertamenti oppure rinuncia a una parte delle cure per contenere la spesa sanitaria.

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È una strada che nel 2023 è stata seguita complessivamente da 3 milioni 369 mila famiglie. Il fenomeno riguarda le famiglie povere (1 su 4 ha rinunciato almeno una volta alle cure o alle visite mediche) ma anche quelle non povere (il 12,8% ha rinunciato almeno una volta). "I dati e le analisi del nostro Osservatorio sulla Povertà Sanitaria raccontano di un Paese in cui le persone fragili faticano a prendersi cura della propria salute", sottolinea Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets.