
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO…
STUPRO O VISITA MEDICA? - A CUNEO UN NEUROCHIRURGO È STATO ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE DA UNA PAZIENTE: SECONDO LA 27ENNE, DURANTE UN’ESPLORAZIONE VAGINALE, IL MEDICO SI È FATTO "PRENDERE LA MANO" - LA DONNA SI È RIVOLTA AL DOTTORE PER UN DOLORE ALLA SCHIENA E L’UOMO L'HA TOCCATA NELLE PARTI INTIME E INSERITO LE DITA NELLA VAGINA, SOSTENENDO CHE FOSSE NECESSARIO PER VALUTARE IL DOLORE – IL RACCONTO DI UN COLLEGA DEL MEDICO: "PER QUELL'ESAME DEVE ESSERE PRESENTE UNA TERZA PERSONA. LUI HA UN UMORISMO PECORECCIO..."
Estratto dell’articolo di Barbara Morra per www.lastampa.it
«L’esplorazione vaginale, se necessaria, va fatta. Ma io, se possibile, chiedo sempre la presenza di un’infermiera. E preferisco che sia lei ad agire, seguendo le mie indicazioni». È stata questa la posizione del neurochirurgo del Santa Croce chiamato a testimoniare nel processo a carico del collega accusato di violenza sessuale da una giovane donna cuneese.
Un’affermazione tecnica, che ha però fatto da contrappunto alle parole degli altri testimoni chiamati dalla pm Alessia Rosati, i quali hanno delineato un quadro più complesso, con percezione di comportamenti ambigui e gesti abusanti.
La vicenda riguarda una visita medica che la paziente, allora ventisettenne, aveva effettuato nello studio del neurochirurgo per un forte mal di schiena. Durante la seconda seduta l’esame si sarebbe trasformato in un abuso: l’uomo l’avrebbe toccata nelle parti intime e inserito le dita nella vagina, sostenendo che fosse necessario per valutare il dolore.
«Non ho detto che ero a disagio perché avevo molto dolore alla schiena – aveva raccontato in aula la ragazza –, volevo solo che qualcuno mi dicesse cosa avevo». Subito dopo la visita, secondo il suo racconto, l’angoscia l’aveva travolta: «Avevo intuito che ci fosse qualcosa di storto, sbagliato, schifoso».
Nell’ultima udienza, a dare un contributo importante alla ricostruzione sono stati altri testi dell’accusa. Tra questi, l’ex marito di una donna che, anni prima, avrebbe avuto un’esperienza simile con il medico imputato. «Mia moglie – ha raccontato – me lo disse solo dopo che ci eravamo separati, nel 2020. Raccontò che quel dottore l’aveva importunata e che lei l’aveva allontanato con uno schiaffo».
Il collega neurochirurgo, con cui l’imputato lavorò per oltre 10 anni in ospedale prima di dedicarsi esclusivamente al privato, pur ridimensionando gli aspetti personali, ne ha confermato alcuni tratti caratteriali: «Ha un modo di scherzare un po’ esuberante, un umorismo pecoreccio. Diceva: “che bella donna’, “che belle forme”, “che bel sedere”. Ma non in modo volgare o equivoco». Ha però precisato che, secondo la sua prassi professionale, gli esami che coinvolgono genitali vengono svolti solo se strettamente indicati e con una terza persona presente.
Resta ora da capire se i racconti convergenti delle donne, raccolti a distanza di anni e contesti diversi, riusciranno a sostenere l’impianto accusatorio fino in fondo. In attesa delle prossime udienze, un dubbio resta sospeso: quello sulla linea sottile tra atto medico necessario e violazione del corpo. […]
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO…
FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN…
FLASH! – NON DISTURBATE IL COMITATO NOMINE DI GENERALI: STA VAGLIANDO LA NOMINA A DIRETTORE…
NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE…
DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’AS…
DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI…