DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Zeno Zanardi per formiche.net
MARIO DRAGHI PERSONA PIU' POTENTE D'EUROPA PER POLITICO.EU
A fronte di 47,5 miliardi di euro di risorse programmate, solamente 11 miliardi sono stati impegnati e ammontano solo a 4,2 miliardi gli euro effettivamente pagati. Questi numeri si riferiscono al Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) 2014-2020 e arrivano dal monitoraggio delle politiche di coesione della Ragioneria Generale dello Stato aggiornato al 31 agosto scorso. Brutta notizia.
Pessima anche se la leggiamo attraverso i rapporti percentuali: 23,24% il rapporto tra risorse impegnate e programmate e 8,88% quello tra risorse pagate e programmate. La preoccupazione poi sale se pensiamo che si tratta soprattutto di impegni di spesa degli enti territoriali, ossia quella programmazione economica utile a dare una risposta per il futuro anche alle aeree disagiate del nostro Paese.
E a Palazzo Chigi sono ben consapevoli che l’adagio contadino, “con il tempo e con la paglia maturano le nespole”, se applicato ai fondi europei rischia di far saltare il banco di prova del Pnrr molto prima del tempo. Perché a differenza delle nespole, i fondi non impegnati non maturano ma vanno in perenzione, ossia tornano al mittente.
Con buona pace di tutti coloro che sono impegnati alla ricerca di “patrioti” per il Quirinale (che ci vuoi mandare, una spia!?). Il tema è talmente sensibile che alla Presidenza del Consiglio si pensa di utilizzare lo schema tecnico-amministrativo messo a punto per il Pnrr come modello per spendere anche i fondi del Fsc.
Ultimi Dagoreport
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…
DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…