DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Paolo Brusorio per “La Stampa”
È proprio il caso di chiederselo dopo aver visto la sceneggiata Uefa: ma in che mani siamo finiti? Anzi, in che mani sono finiti calcio e Formula 1. Le biglie di Nyon passeranno alla storia come il più goffo episodio mai visto nell'organizzazione di un torneo milionario quale è la Champions;
l'epilogo adrenalinico di Abu Dhabi ha sancito la morte dei regolamenti e la funzione per cui sono nati: essere rispettati. Così era andata anche nel penultimo atto a Gedda e allora qualche domanda sarebbe meglio che i team cominciassero a farsela. A meno che la possibilità di stressare e stravolgere le regole vada bene a tutti perché tanto prima o poi l'effetto convenienza entra in pista: una curva a me, una chicane a te.
A Nyon invece abbiamo assistito a uno spettacolo imbarazzante, roba che neanche alla tombola di fine anno. O al gioco dei fagioli di "Pronto, Raffaella?". L'Uefa si è affrettata a trovare il colpevole, "il software", ma certo il governo europeo del pallone ha perso un pezzo importante di credibilità. Come, viva la SuperLega? E se poi salta fuori un software che ti fa sballare i bilanci?
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