UN DELITTO PIENO DI MISTERI: E’ MORTO MATTIA AHMET, IL FIGLIO DELLO CHEF MINGUZZI ACCOLTELLATO A ISTANBUL PER MOTIVI ANCORA DA CHIARIRE - IL 14ENNE ERA TRA I BANCHI DEL BAZAR DI KADIKOY, QUANDO IL 24 GENNAIO È STATO AGGREDITO DA UN DELINQUENTE DI UN ANNO PIÙ GRANDE. CINQUE COLTELLATE, POI IL SOCCORSO DI UNA DOTTORESSA CHE HA ASSISTITO ALLA SCENA E LA CORSA IN OSPEDALE. GLI SFORZI DEI MEDICI NON SONO SERVITI..- IL VIDEO DELL’AGGUATO

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Federica Seneghini per corriere.it - Estratti

Andrea Minguzzi

Doveva solo comprare degli accessori per lo skate, una felpa. Era uscito apposta quel venerdì di gennaio, insieme a due amici. Ma tra i banchi del bazar di Kadikoy, a Istanbul, dove viveva insieme al papà Andrea, chef italiano originario di Misano Adriatico, e alla madre, Yasemin Akincilar, violoncellista turca, Mattia Ahmet Minguzzi, 14 anni, era stato accoltellato cinque volte da un delinquente di un anno più grande di lui. Un'aggressione tremenda per motivi ancora da chiarire, forse un'incomprensione, che l'aveva lasciato in condizioni disperate. Gli sforzi dei medici non sono serviti. Dopo oltre due settimane di agonia, il ragazzo è morto domenica mattina. Era in morte cerebrale già da due giorni.

Venerdì 24 gennaio il mercato di Kadikoy è affollato come sempre. Sono le 8 e 30 del mattino, Mattia è in giro insieme a due amici, è uscito presto approfittando delle vacanze di fine quadrimestre. I soldi per lo shopping li ha chiesti alla madre, il permesso di uscire pure. È ancora piccolo per fare di testa sua. Un ragazzo gli passa accanto, gli dice «Sei bellissimo», o qualcosa del genere.

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Mattia si volta, mormora «Scusami, bro». L'altro risponde: «Non sono il tuo bro», prosegue oltre. Un malinteso da teenager che avrebbe potuto finire lì. L'aggressore invece ci ripensa, torna indietro di corsa, travolge Mattia colpendolo con un coltello. Ha il cappuccio della felpa bianca tirato su, la faccia non si vede ma dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si intuisce la violenza. Cinque colpi lo raggiungono ai reni, ai polmoni, vicino al cuore. Crolla a terra, il 15enne scappa, mentre un suo compare - 16 anni - si avvicina a Mattia e gli dà un calcio prima di fuggire anche lui. Verranno fermati dalle forze dell'ordine poco dopo, si scopre che entrambi hanno precedenti penali.

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