“SIAMO STATI MANDATI VIA COME CANI” – LA DENUNCIA DI CECILIA BONACCORSI, MADRE DI TOMMASO PIMPINELLI, 24ENNE AFFETTO DA DISABILITÀ, DOPO CHE L’HOTEL DI SAN MARTINO DI CASTROZZA IN CUI ALLOGGIAVANO LI HA COSTRETTI AD ALLONTANARSI DALLA SALA RISTORANTE A CAUSA DELLA CONDIZIONE DEL RAGAZZO – DOPO L’EPISODIO, AVVENUTO NEL 2023, LA DONNA HA FATTO CAUSA ALLA STRUTTURA: “ABBIAMO CHIESTO SIMBOLICAMENTE UN EURO. NON CI INTERESSAVA IL DENARO MA L'EDUCAZIONE” – UN GIUDICE HA CONDANNATO I GESTORI DELL’ALBERGO A SEGUIRE UN CORSO SULLE BUONE NORME DI ACCOGLIENZA NEI CONFRONTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ…

Estratto dell’articolo di Giulia Boero per “la Repubblica”

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Era stato escluso dalla sala ristorante di un albergo perché disabile. Due anni dopo, i gestori dell'hotel a 4 stelle Colbricon — in provincia di Trento — hanno dovuto seguire un corso sulle buone norme di accoglienza nei confronti delle persone con disabilità.

A renderlo noto a qualche mese di distanza è Cecilia Bonaccorsi, madre di Tommaso, 24enne affetto dalla malattia di Norrie, una sindrome ereditaria che porta a cecità e ritardo mentale. «Avevamo fatto causa chiedendo simbolicamente un euro e la pubblicazione della sentenza. Non ci interessava il denaro ma l'educazione, che si facesse un corso riabilitativo nei confronti di un simile comportamento».

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La vicenda risale a marzo 2023, quando durante un periodo di vacanza a San Martino di Castrozza […]  era stato chiesto loro di spostarsi in una saletta separata dai vetri ambrati oscurati, lontana dagli altri clienti.

«Sono in imbarazzo, ma alcune persone hanno detto di essere un po' infastidite dalla presenza di suo figlio» aveva detto l'albergatrice Isabella Doff. Bonaccorsi aveva denunciato l'accaduto in un post su Facebook in cui aveva fatto parlare il figlio: «Sono Tommaso, ho ricevuto un atto pesante di discriminazione. Sono stato trattato come un cane non ammesso nella sala ristorante comune».

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[…] A due anni di distanza l'episodio, finito poi davanti al giudice, ha portato a un accordo fra le parti e a una sentenza più riparativa che punitiva.

Come ha spiegato Bonaccorsi a IlDolomiti, l'interesse era quello di far capire che comportarsi bene migliora tutti; da lì la decisione di proporre una formazione presso l'associazione HandiCrea sulla conoscenza dei vari tipi di disabilità, le possibili esigenze dei clienti e, soprattutto, il tipo di approccio da tenere in base alla situazione. […] E ora una nuova proposta: istituire un sistema di "bollini" o riconoscimenti per le strutture che mostrano particolare sensibilità all'accoglienza di persone disabili.

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