ospedale san paolo milano

TU CHIAMALE, SE VUOI, EVASIONI – UN DETENUTO MAGHREBINO; CHE ERA STATO PORTATO D'URGENZA AL PRONTO SOCCORSO (IN UN REPARTO ORDINARIO E NON IN QUELLO DESTINATO AI CARCERATI), EVADE LANCIANDOSI DALLA FINESTRA DELLA STANZA AL SECONDO PIANO DELL’OSPEDALE SAN PAOLO A MILANO. L'AGENTE PROVA A INSEGUIRLO BUTTANDOSI ANCHE LUI DALLA STESSA FINESTRA, MA SBATTE LA TESTA. RICOVERATO IN GRAVISSIME CONDIZIONI, E' STATO SOTTOPOSTO A UN INTERVENTO CHIRURGICO - 

Da adnkronos.com

E' successo all'alba, il detenuto si trovava nell'ospedale San Paolo per le ferite riportate durante una lite a San Vittore. L'agente di custodia ha sbattuto la testa nel tentativo di fermarlo: trasportato in un altro ospedale, è in gravissime condizioni

 

ospedale san paolo milano

Il detenuto N.M., un maghrebino portato nell'ospedale San Paolo di Milano ieri sera per le ferite riportate in seguito a una lite avvenuta nel carcere di San Vittore, è fuggito alle 5,25 di questa mattina buttandosi dalla finestra della stanza al secondo piano. Il poliziotto che lo aveva in custodia lo ha inseguito, buttandosi anche lui dalla stessa finestra, ma è caduto sbattendo la testa.

 

Trasportato d'urgenza in un altro ospedale, è gravissimo. A dare la notizia all'Adnkronos è Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.Pp. che sottolinea come questa evasione arrivi dopo quattro tentativi di fuggire, azzardati da parte dei detenuti, dagli ospedali italiani. "Tanta la preoccupazione per il collega - dice - Qui si rischia la vita e l'emergenza carceri è ormai drammatica". (di Silvia Mancinelli)

 



(ANSA)  E' sotto posto in queste ore a un intervento chirurgico l'agente di polizia penitenziaria ricoverato in prognosi riservata dopo il tentativo di inseguire un detenuto fuggito dall'ospedale San Paolo di Milano. Il detenuto, secondo quanto si è saputo, era stato portato d'urgenza al pronto soccorso in un reparto ordinario, non quello destinato ai carcerati. Il segretario regionale Uspp, Gian Luigi Madonia, pur non cercando responsabilità nell'accaduto, sottolinea come il sindacato ha sempre mostrato "forti perplessità per la tenuta del sistema sanitario penitenziario", chiedendo un rafforzamento all'interno degli istituti.