DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO
Giuseppe Filetto per www.repubblica.it
Emergono nuovi particolari dall'inchiesta per stupro a carico di Ciro Grillo, il figlio del Garante dei 5Stelle, e di altri tre suoi amici. Negli atti in mano alla Procura di Tempio Pausania gli investigatori avrebbero verbalizzato anche gli "schiaffi sulla schiena e sulle natiche" di Silvia (nome di fantasia), la ragazza che poi ha denunciato tutto ai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano, al suo ritorno dalla Sardegna, una settimana dopo il presunto stupro di gruppo nella villa Beppe Grillo, a Porto Cervo, il 17 luglio del 2019.
ciro grillo intercettato da non e' l'arena 2
La giovane, con la mamma, otto giorni dopo si era presentata alla clinica Mangiagalli di Milano per farsi visitare, poi ha denunciato i quattro giovani della Genova bene: oltre Ciro Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. ll fascicolo, alla luce dei racconti che gli indagati hanno fornito il 15 aprile scorso al procuratore capo Gregorio Capasso e al sostituto Laura Bassani, si è arricchito di nuove informazioni, tra cui il video di cui parla Beppe Grillo nel su intervento diventato virale in cui dice che il figlio Ciro e gli altri ragazzi "non sono stupratori ma sono quattro co...i", e che "è strano che la ragazza abbia presentato la denuncia solo dopo otto giorni".
Secondo quanto trapela da fonti giudiziarie della cittadina gallurese, il quadro indiziario sarebbe cambiato. Per alcuni in peggio, per qualcuno in meglio. Certo è che la Procura si è presa ancora un mese di tempo. Entro tale termine sarà depositato in cancelleria un nuovo avviso conclusione indagini preliminari (il 415 bis), un secondo avviso di garanzia. Poi gli avvocati avranno 20 giorni per (ri)chiedere ulteriori interrogatori o depositare nuove memorie difensive.
Non ci si aspetta in tempi brevi alcuna richiesta di processo da parte della procura, né di archiviazione. E per il pronunciamento del giudice per l’udienza preliminare se ne parlerà in estate. La frenata giudiziaria si sarebbe resa necessaria appunto il 15 aprile scorso, dopo le dichiarazioni rese ai magistrati dai quattro. In particolare, Corsiglia (figlio di un noto cardiologo) assistito dal suo avvocato, avrebbe ribadito che intorno alle 6 del mattino del 17 luglio 2019 avrebbe avuto «un rapporto sessuale consenziente » con Silvia, la italo-svedese. Prima che questa bevesse una bottiglia di vodka: «Senza costrizione, ma per sfida, per dimostrare che era in grado di reggere l’alcol», ha dichiarato Lauria.
Il sesso di gruppo sarebbe avvenuto dopo le 9 del mattino, con la ragazza ubriaca. E per stabilire quanto fosse in stato di ebrezza o invece capace di intendere e di volere, Beppe Grillo ha ingaggiato un medico legale, Marco Salvi. Inoltre, avrebbe chiesto «un’indagine conoscitiva sulla vita della ragazza». E Corsiglia non avrebbe partecipato allo stupro di gruppo: «Dopo aver fatto sesso, sono andato a dormire», ha precisato ai pm.
L’altro capo di imputazione è la violenza sessuale ai danni di Roberta: Ciro, Capitta e Lauria si sono immortalati mentre la oltraggiavano quando dormiva. Quella foto è stata mostrata ad altri amici.
2 - I RAGAZZI NEI VERBALI: «ROBERTA CI RESPINSE»
Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"
Nelle carte dell'inchiesta di Tempio Pausania sul caso Grillo ci sono anche «schiaffi sulla schiena e sulle natiche» di cui racconta Silvia, la ragazza che ha denunciato la violenza sessuale di gruppo.
I quattro ragazzi contro i quali lei punta il dito hanno sempre parlato di consenso: nessuna violenza, lei era consapevole di quello che faceva - dicono - la notte fra il 16 e il 17 luglio 2019, quando Silvia e la sua amica Roberta finirono nell'appartamento che i ragazzi avevano affittato per l' estate accanto alla villetta di Grillo senjor.
Ci andarono che erano le cinque del mattino, dopo la prima parte della notte passata al Billionaire di Briatore, dove si erano conosciuti. «Una spaghettata e poi vi riportiamo a casa» avevano promesso i ragazzi.
Ma dopo gli spaghetti Silvia racconta di essere stata violentata da uno dei quattro, Francesco Corsiglia, mentre Roberta dice di essersi buttata sul divano a dormire.
Nel racconto dei ragazzi c'è anche un tentativo di approccio sessuale con Roberta «che però rifiuta e li caccia», è la tesi dei difensori di Ciro junior, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.
Tutto questo mentre - è la versione dei ragazzi - Silvia è «appartata» con Francesco («mi stava violentando», dice lei). Lui nega tutto, racconta di un rapporto consenziente dopo il quale si è addormentato profondamente. A quel Punto Silvia sarebbe uscita con gli altri tre a prendere delle sigarette.
E (dice la sua versione) al ritorno è successo il peggio: stuprata da tutti e tre dopo essere stata presa per i capelli, costretta a bere vodka e ridotta all' incapacità di difendersi. Della violenza esiste un breve filmato ed esistono anche delle fotografie a sfondo sessuale che i tre scattano accanto a Roberta che dorme. Le foto vicino a Roberta sono diventate un'altra accusa per violenza di gruppo ma nei loro recenti interrogatori in Procura i ragazzi provano a rovesciare la prospettiva.
Perché si sarebbero semplicemente arresi a Roberta che li ha respinti se è vero che sono stati così violenti con Silvia?, hanno ragionato con i loro legali. La violenza contro Roberta è nelle azioni sessuali che si vedono nelle foto mentre lei dorme e, interrogati, loro hanno chiarito dettagli finora non spiegati di quelle immagini. Motivo per cui la Procura ridefinirà i capi di imputazione e la condotta di ciascuno. Allungando inevitabilmente i tempi per la richiesta di rinvio a giudizio.
il figlio di grillofoto di ciro grillociro grilloFRANCESCO CORSIGLIA
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