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“DEVO FARE UN BONIFICO A MATTEO, IL FIGLIO DI ANDREA BOCELLI” – UN’ANZIANA SI PRESENTA ALL’UFFICIO POSTALE DI NEGRAR DI VALPOLICELLA, VICINO VERONA, PRONTA A VERSARE MIGLIAIA DI EURO SU UN CONTO CHE DEI TRUFFATORI LE AVEVANO FATTO CREDERE FOSSE DEL FIGLIO DEL TENORE – A SALVARE I RISPARMI DELLA SIGNORA È STATA LA DIRETTRICE DELLE POSTE CHE SI È INSOSPETTITA PER LA CAUSALE E HA DOVUTO FAR FINTA DI AVERE UN PROBLEMA AL TERMINALE PER RIUSCIRE A CHIAMARE IL MARITO DELLA DONNA – LA SIGNORA AVEVA RICEVUTO UN MESSAGGIO IN CUI…
Estratto dell’articolo di Giulia Norvergno per www.open.online
andrea e matteo bocelli foto di bacco
«Devo fare un bonifico a Matteo Bocelli, il figlio di Andrea Bocelli», aveva detto una donna che si è presentata allo sportello dell’ufficio postale di Negrar di Valpolicella, vicino Verona, pronta a versare migliaia di euro. Come racconta il Corriere della Sera, solo l’intuizione della direttrice Cristina Remondini ha impedito che cadesse nella trappola. «La cliente chiedeva di effettuare un versamento in denaro e quando ho letto la causale mi sono subito insospettita». La donna era completamente convinta che la richiesta di denaro fosse autentica e stava per completare l’operazione, mentre la direttrice provava a farla desistere.
Nel frattempo, l’anziana «continuava a ricevere, con insistenza, la richiesta del versamento da un presunto autista incaricato di recapitare un pacco regalo della famiglia Bocelli». A quel punto, la direttrice ha provato a prendere tempo inventandosi una scusa: «Ho anche preso tempo dicendole che il terminale non funzionava per cercare di farla ragionare sul fatto che le richieste che le venivano fatte erano inusuali». Dalle Poste hanno chiamato il comando dei carabinieri, che a loro volta hanno avvisato il marito della signora. «Arrivato in ufficio, l’uomo mi ha ringraziato, e assieme alla moglie è andato in caserma per denunciare i fatti».
andrea bocelli con il figlio matteo 3
Tutto è iniziato con un messaggio apparentemente innocuo sul telefono della signora: «Ho un regalo per te». Ma questa volta i truffatori avevano aggiunto un dettaglio inaspettato e inusuale per rendere più credibile la trappola: «Sono il figlio di Andrea Bocelli». Lo schema era quello ormai classico per le forze dell’ordine: la richiesta di denaro in cambio di un presunto regalo. […]
matteo e andrea bocelli
andrea bocelli con il figlio matteo 1
ritiro pensione poste
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