DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Guido Olimpio per il ''Corriere della Sera''
Tre disastri aerei, tre misteri per i quali non abbiamo ancora tutte le risposte. Li riesaminiamo partendo dall’ultimo: Egypt Air 804, poi Metrojet nel Sinai, quindi MH370 malese.
SCOMPARSO NEL MEDITERRANEO
Compagnia: Egypt Air, volo 804, in servizio da Parigi al Cairo
Data: 19 maggio 2016
Modello: Airbus 320-230
Vittime: 66 (56 passeggeri, 10 membri d’equipaggio).
Ultimo contatto: 2.33 egiziane
Punto di impatto: Mediterraneo meridionale, tra Creta e lo spazio egiziano (nella foto sopra).
Causa: Non ancora chiara, possibile incendio a bordo. Nessuna rivendicazione pubblica di attentato.
Report: L’aereo è scomparso dai radar dopo aver compiuto una prima virata a sinistra, quindi ha perso quota ed ha virato a destra. Manovra compatibile con una emergenza. I sistemi di bordo hanno segnalato, ripetutamente, fumo e fuoco a bordo. Le autorità hanno rinvenuto le due scatole nere dalle quali sono stati estratti i dati nonostante le memorie abbiano patito dei danni. Indiscrezioni sostengono che uno dei piloti avrebbe cercato di fronteggiare le fiamme (elemento ricavato dal voice recorder). Altre informazioni hanno riferito di tracce d’esplosivo sui reperti, ma la delegazione francese giunta in Egitto non avrebbe ricevuto nulla di ufficiale. Nei giorni seguenti la sciagura è stata anche evocata la presenza di esercitazioni militari Nato nella zona. Dunque ogni ipotesi resta aperta, dall’incidente al sabotaggio, magari con un ordigno nascosto nel bagno vicino alla cabina, uno dei punti dove i sensori hanno segnalato l’anomalia (sotto un salvagente del volo Egypt Air 804)
pilota mohamed said ali ali shoukair
Una singolare scarsità di informazioni
E’ strano che dopo tutti questi mesi non ci siano ancora informazioni precise, anche se è comprensibile che serva del tempo. L’esito dell’indagine interessa non solo le famiglie e chi è coinvolto, ma investe l’intero trasporto aereo. Se si è trattato di atto doloso sarà la conferma di come i terroristi siano riusciti a violare protezione di un jet e questo potrebbe spiegare perché non rivendicano: non vogliono svelare modus operandi. Se, invece, è stato un incidente è necessario scoprirne l’origine.
ESPLOSIONE SULLA ROTTA DELLE VACANZE
Compagnia: Metrojet, Russia, volo 9268, in servizio da Sharm el Sheikh (Egitto) a San Pietroburgo
Data: 31 ottobre 2015
Modello: Airbus 320-231
aereo russo caduto nel sinai 9
Vittime: 224 (217 passeggeri, 7 membri d’equipaggio)
Ultimo contatto: 6.13 ora egiziana
Punto di impatto: Sinai centrale, Egitto (nella foto sopra)
Causa: probabile ordigno a bordo, rivendicazione dello Stato Islamico, branca egiziana.
aereo russo caduto nel sinai 7
Report: L’aereo si è disintegrato perdendo prima la parte posteriore, con timone e coda, poi i rottami si sono sparpagliati su una vasta aerea. Il 18 novembre l’Isis ha rivendicato la strage sostenendo di aver utilizzato un ordigno celato in una lattina ed ha anche diffuso una foto. Indiscrezioni — parzialmente smentite — hanno raccontato del fermo di un meccanico, 2 agenti, un addetto ai bagagli, tutti possibili complici degli attentatori. Grazie a loro i terroristi sono riusciti piazzare la bomba nella stiva: uno sarebbe cugino di un militante jihadista in Siria. In alternativa si è parlato di una trappola esplosiva celata su una carrozzina poi imbarcata nel vano bagagli. Di recente gli investigatori hanno comunicato - in modo vago - di aver individuato il punto di «rottura» sull’aereo, ossia dove sarebbe avvenuto l’evento catastrofico.
aereo russo caduto nel sinai 8
La tesi dell’avaria e i sospetti su Isis e 007
Gli egiziani, inizialmente, hanno sposato la tesi dell’avaria ricordando precedenti guai del jet. Russi, inglesi e americani hanno invece privilegiato la tesi dell’attacco eversivo basandosi su informazioni di intelligence e intercettazioni. Non si è neppure escluso che gli 007 abbiano avuto qualche fonte interna. Ma non mancano aspetti confusi (ad esempio su presunti arresti), ambiguità o reticenze interessate. E’ altrettanto chiaro come , sotto il profilo mediatico, la vicenda sia stata seguita solo per un certo periodo e poi abbandonata. Anche Mosca è parsa voler tenere un profilo basso. Strano perché poteva fare leva sulla strage per motivare la sua azione decisa in Siria. Sarà importante avere un rapporto definitivo.
BOMBA ISIS NELLA LATTINA DI BIRRA GOLD
SVANITO NEL NULLA, NELL’OCEANO INDIANO
Compagnia: Malaysia Airlines, volo MH370, in servizio da Kuala Lumpur (Malaysia) a Pechino
Data: 8 marzo 2014
Modello: Boeing 777
Vittime: 239 (277 passeggeri, 12 membri d’equipaggio)
Ultimo contatto radio: ore 1.10
Punto di impatto: sconosciuto, forse Oceano Indiano meridionale (nella mappa sopra, in giallo la rotta presunta, in rosso la simulazione del comandante)
Causa: Sconosciuta. Molti gli scenari, con tante varianti: guasto, dirottamento, gesto deliberato del pilota, un missile, abbattuto dai militari perché si temeva un’azione simile all’11 settembre. Nessuna rivendicazione pubblica.
Report: L’aereo è scomparso dai radar senza lanciare alcun segnale d’allarme. Le ultime rilevazioni hanno evidenziato una virata a sinistra, seguita da un altro paio di manovre, infine il jet avrebbe puntato verso sud. Da quel momento è scomparso. Le ricerche condotte da diversi paesi al largo dell’Australia (quadrante meridionale-occidentale) non hanno dato risultati. E’ previsto che proseguano fino a gennaio-febbraio. Gli unici elementi sicuri sono i rottami rinvenuti sulle coste di Sud Africa, Reunion, Tanzania, Madagascar. Reperti identificati come appartenenti, con alta probabilità, al volo MH370, componenti del jet trasportate dalle correnti fino in Africa (nella foto sotto, un reperto a La Reunion).
il robot che deve cercare l aereo malaysia airlines scomparso
Il simulatore di volo a casa del comandante
Alcuni esperti hanno sostenuto che il 777 si è schiantato più a nord. E in questi due anni le ipotesi sono uscite a dozzine senza però arrivare a conclusioni univoche. Si è discusso a lungo del simulatore di volo trovato in casa del comandante, Zaharie Ahmad Shah, in quanto tra le rotte provate ve ne era una che andava verso il Polo Sud. E questo ha alimentato il «partito» che accusa il pilota di aver portato tutti alla morte. Altri, invece, ritengono che ci sia stata una decompressione — per un’avaria — che ha asfissiato i passeggeri e in seguito i due ufficiali. A quel punto il Boeing ha proseguito in direzione sud fino all’esaurimento del carburante. Restano sempre spiegare le manovre eseguite dopo la prima virata.
ALLA RICERCA DELL AEREO MALAYSIA SCOMPARSO
Questo rischia di rimanere il più grande mistero dell’aviazione civile. Come per altre tragedie aeronautiche sarebbe fondamentale risolvere l’enigma al fine di evitare altri guai. La scomparsa del jet malese ha rilanciato il tema di poter tracciare i voli con sistemi più accurati di quelli attuali.
zona di ricerca del volo malaysia zona di ricerca del volo malaysia VOLO MALAYSIAN DETRITI E OGGETTI IN MARE DEL VOLO RITROVATI AL LARGO DELLAUSTRALIA graffito per il volo malaysia Fariq Abdul Hamid i percorsi del volo malaysia scomparso zona di ricerca del volo malaysia
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