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“DIVERSI PAESI SI SONO OFFERTI DI OSPITARE L'INCONTRO TRA PUTIN E TRUMP” - YURI USHAKOV, CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE RUSSO ANNUNCIA IL FACCIA A FACCIA TRA IL TYCOON E “MAD VLAD” DOPO CHE IL PREMIER UNGHERESE VIKTOR ORBÁN E LO SLOVACCO ROBERT FICO SI SONO DETTI PRONTI A OSPITARE I DUE LEADER - “NON DIRÒ DI QUALI PAESI STIAMO PARLANDO MA STIAMO VALUTANDO” – ZELENSKY: “3MILA NORDCOREANI MORTI O FERITI NEL KURSK…”

Estratto dell'articolo di www.corriere.it

 

Cremlino: «Già diversi Paesi si sono offerti di ospitare l'incontro tra Putin eTrump»

telefonata tra donald trump vladimir putin - vignetta by osho

Le autorità russe hanno assicurato che già “diversi Paesi” si sono offerti di ospitare l'ipotetico incontro faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio. Lo ha confermato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, che ha parlato ai media dopo essere stato interrogato sulle proposte avanzate dal premier ungherese Viktor Orbán e dal suo omologo slovacco Robert Fico per ospitare l'incontro.

 

donald trump volodymyr zelensky

“Abbiamo già ricevuto diverse proposte in tal senso da vari Paesi. Non dirò di quali Paesi stiamo parlando per non determinare lo sviluppo possibile o impossibile degli eventi, ma le proposte sono state fatte e le stiamo valutando”, ha detto Ushakov, ripreso dalla Tass. Trump ha spesso assicurato che sarebbe stato in grado di porre fine alla guerra in Ucraina con una sola telefonata a Putin - con cui nella prima amministrazione aveva mantenuto rapporti cordiali - e a Volodymyr Zelensky.

 

Zelensky: «Pronti a collaborare in Siria per eliminare la presenza russa»

Trump e Putin

«L'Ucraina è interessata a stabilizzare la situazione in Siria e nell'intera regione e sosterrà gli sforzi necessari dei partner. Riteniamo fondamentale per la sicurezza del popolo siriano e dell'intera regione l'allontanamento della presenza russa dalla Siria» e «siamo pronti a collaborare con i rappresentanti del popolo siriano per correggere gli errori del regime di Assad, soprattutto nei confronti dell'Ucraina e di tutta l'Europa». Lo scrive il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un post su X pubblicato a seguito di una riunione del suo staff.

 

volodymyr zelensky donald trump

«Abbiamo analizzato a fondo il nostro lavoro con la Siria dopo la caduta di Assad e la sua fuga. Oggi i servizi di intelligence hanno presentato i loro rapporti - il Servizio di intelligence estero e l'Intelligence della Difesa dell'Ucraina - e i ministri della Difesa e degli Affari esteri. Stiamo definendo la nostra strategia e i passi concreti da compiere», ha scritto Zelensky. E ancora: «Siamo grati a tutti gli Stati e a tutti i leader che sono pronti ad aiutare la società siriana a ripristinare una vita normale e a costruire istituzioni statali efficienti. Sosterremo certamente la Siria nel garantire la sicurezza alimentare - le decisioni necessarie da parte nostra sono già state prese e l'Ucraina è pronta a fornire cibo».

Trump e Putin

 

Zelensky: 3.000 i nordcoreani morti o feriti nel Kursk

«Oggi abbiamo ricevuto un rapporto dal capo delle forze armate Syrskyi sulla linea del fronte e sulle aree dell'operazione Kursk. Ci sono rischi che la Corea del Nord invii altre truppe ed equipaggiamento militare aggiuntivo all'esercito russo, e avremo risposte tangibili a questo. Ora, secondo i dati preliminari, il numero di soldati nordcoreani uccisi e feriti nella regione di Kursk ha già superato i 3.000». Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo Stato maggiore congiunto sudcoreano aveva stimato il bilancio in 1.000 morti o feriti tra i nordcoreani nella guerra al fianco dell'esercito di Mosca.

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