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(ANSA) - "Sono uno stupratore", ha ammesso oggi Dominique Pelicot, accusato insieme con 50 uomini, nel processo per gli stupri di gruppo di Mazan, nel sud della Francia, affermando che la sua ex moglie "non meritava" quello che ha dovuto subire per 10 anni. "Sono uno stupratore come gli altri che sono in quest'aula - ha detto Pelicot rivolto agli altri coimputati - tutti sapevano, non possono negarlo".
E' la prima volta che il principale accusato nella vicenda della donna stuprata in condizioni di "sottomissione chimica" (il marito la stordiva con droghe) ammette le sue colpe apertamente. Il processo è cominciato il 2 settembre ad Avignone, nel sud della Francia, e dovrebbe durare fino al 20 dicembre. Assente finora per motivi di salute, Pelicot è comparso in aula, con certificati medici che ne limitano la messa a disposizione dei giudici.
Ad inizio seduta, Pelicot ha parlato delle presunte aggressioni sessuali di cui afferma di essere stato vittima in gioventù: uno stupro da parte di un infermiere durante un ricovero a 9 anni, poi in un cantiere, quando era apprendista quattordicenne. In quest'ultimo caso, ha raccontato, fu costretto a partecipare a una violenza di gruppo collettiva su una ragazza handicappata.
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