eileen higgins donald trump

DONALD, IL CONSENSO TRABALLA... – LA VITTORIA DI EILEEN HIGGINS, PRIMA SINDACA DEM DI MIAMI DAL 1997, È UN’ALTRA SCOPPOLA CLAMOROSA PER TRUMP, DOPO L’ELEZIONE DEL SOCIALISTA ZOHRAN MAMDANI A PRIMO CITTADINO DI NEW YORK – LA HIGGINS, SOPRANNOMINATA "LA GRINGA" ("LA DONNA BIANCA") HA BATTUTO L’ISPANICO EMILIO GONZALES (SPONSORIZZATO DAL TYCOON), IN UNA CITTÀ ABITATA AL 70% DA LATINOS – LE POLITICHE ANTI-MIGRANTI STANNO COSTANDO CARE A “THE DONALD”, CHE PERDE POPOLARITÀ NELLE GRANDI CITTÀ…

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Estratto dell’articolo di Michele Farina per il “Corriere della Sera”

 

eileen higgins 7

La Gringa è un soprannome che le piace: e così la «donna bianca» Eileen Higgins ha battuto nettamente ( 59% a 41%) Emilio Gonzales, l’ hombre sponsorizzato da Donald Trump, in una città abitata al 70% da Latinos.

 

Miami non era mai stata guidata da una donna, e l’ultima volta di un democratico primo cittadino fu nel lontano 1997, tre anni prima che George W. Bush battesse Al Gore proprio con i voti della Florida e lo psicodramma della conta manuale interrotta in quattro contee tra cui Miami-Dade, dove Higgins per gli ultimi anni ha lavorato come «commissioner» e dove avrà dalla sua parte un’altra sindaca democratica, Daniella Levine Cava.

 

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«Miami ha scelto una nuova direzione», ha detto la sessantunenne Eileen nel discorso della vittoria: «La competenza al posto del caos». Ha scelto una donna con un profilo zero Maga: studi in ingegneria, un impegno con i Peace Corps in Belize e poi in Messico e Sudafrica per il dipartimento di Stato, quindi il ritorno a casa, il lavoro nel marketing fino al servizio pubblico nelle contee. […]

 

Un’altra botta per i Repubblicani, dopo il nuovo sindaco di New York e un paio di governatrici in grande spolvero. Ma la scelta di Miami suona più sorprendente, […]Higgins ha corso da indipendente, avendo il supporto di diversi big democratici, in prima fila l’ex ministro dei Trasporti Pete Buttigieg.

eileen higgins 5

 

Ha costruito la sua campagna mostrandosi decisa ma senza «strappare» i colpi: ha detto che lei e Trump hanno «punti di vista molto diversi su come trattare i nostri cittadini, molti dei quali immigrati». In questo campo ha definito «disumana e crudele» la politica del presidente. Si è detta pronta a collaborare con la sua amministrazione, «ma quando non sarò d’accordo farò sentire la mia voce». […]

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