sesso campagna

LA CAMPORELLA TI FA BELLA - LE DONNE CHE VIVONO IN CAMPAGNA FANNO PIU’ SESSO DELLE ‘SCIURETTE’ DI CITTA’, HANNO PIU’ FIGLI E INIZIANO PRIMA AD AVERE ESPERIENZE INTIME - SARA’ L’ARIA APERTA, IL FASCINO DEL FIENILE O LA NOIA MA LE DIFFERENZE SONO NOTEVOLI - LA RICERCA DEL “NATIONAL SURVEY OF FAMILY GROWTH”

Da www.stile.it

 

SESSO IN CAMPAGNA

Tra le tante curiosità sul sesso, una arriva dal mondo bucolico. Il sesso femminile che vive in campagna non solo fa sesso prima rispetto alle sorelle di città, ma avrebbe anche più figli.

 

CURIOSITÀ SUL SESSO: LA CAMPAGNA FA BENE ALLA NATALITÀ

Questi dati emergono da una ricerca che in realtà analizza diversi fattori per descrivere la sessualità e la natalità nella campagna americana. L’articolo è stato pubblicato sul Daily Mail. La ricerca racconta di un rapporto molto serio sul tema rilasciato dall’ente CDC nel tradizionale National Survey of Family Growth. La ricerca ha analizzato una componente di 10,000 donne americane tra i 18-44 anni nel periodo 2011 – 2015.

 

SESSO IN CAMPAGNA

Cosa è emerso? La ricerca ha rintracciato alcune differenze tra le donne che vivono in campagna e quelle che vivono in città in termini di sessualità. Il dato più sorprendente è che le donne che vivono in aree rurali cominciano l’attività sessuale prima di quelle che vivono in città. E questo nonostante l’opinione diffusa che l’America rurale sia più religiosa e conservatrice nei confronti dei rapporti fuori dal matrimonio. Secondo lo studio queste donne comincerebbero l’attività sessuale a 16 anni. Quelle di città invece intorno ai 17 e mezzo.

 

SESSO IN CAMPAGNA

A 18 anni, l’80% delle donne di campagna ha già avuto un rapporto sessuale. Il 68% invece no. Altra differenza riguarda la natalità. Il 24% delle donne di campagna ha tre o più bambini contro il 19% delle donne di città. Il dato si accompagna a quello sui metodi contraccettivi. Qui lo studio rivela che le donne di campagna usano con più frequenza metodi di contraccezione che le donne di città. La percentuale è del 40% contro il 30%.

 

Anche questo dato dimostra la debolezza di un pregiudizio che la campagna possa in qualche modo essere il luogo dove le spinte conservative si fanno più forti. Non è così. In termini di controllo delle nascite le donne di campagna sembrano avere più consapevolezza dei rischi e più controllo.