LE CENERI DI HOLLYWOOD - VINCENZO SUSCA: “DOPO L'OMICIDIO DELLA REALTÀ PER MANO DELLE COMUNICAZIONI…
Estratto dell’articolo di F.Zan. per “il Messaggero”
Nome: Donzella. Cognome: Svampita. Quando la commessa della Rinascente di Milano ha compilato la carta fedeltà di una cliente particolarmente pignola dopo un banale battibecco avuto in negozio , ha pensato bene di vendicarsi modificando i dati personali.
Uno scherzetto considerato innocuo, ma che dopo due anni è venuto a costare 300mila euro di multa al colosso dello shopping. Sì, perché il velenoso soprannome scelto dalla dipendente dei grandi magazzini in Piazza Duomo costituisce una violazione della privacy. Ed è stata la classica miccia che poi ha fatto esplodere una vera e propria bomba.
Ad innescare quella che sarebbe poi diventata una istruttoria dell'Authority era stata la stessa cliente che, già in possesso della sua fidelity card, aveva ricevuto una mail che la informava del cambio, con la nuova intestazione a «Donzella Svampita». Guarda caso, poche ore dopo avere discusso con la commessa.
INIZIATIVA PERSONALE L'idea della nuova tessera, con il solo scopo di modificare le generalità e prendere in giro la donna, era venuta alla dipendente, senza che nessuno ne avesse mai fatto richiesta. Voleva farle uno scherzo per l'alterco avuto poco prima e deve avere pensato che quello fosse un modo spiritoso e inoffensivo.
La «Donzella», però, non ha lasciato correre e ha deciso di rivolgersi al Garante della Privacy per verificare se vi fossero state irregolarità nel trattamento dei suoi dati personali. A partire dall'annullamento della tessera a suo nome e dalla creazione di una nuova. Da qui il procedimento che ha portato a condannare la Rinascente al pagamento di 300mila euro di multa. Una somma che potrà essere dimezzata se verrà versata entro 30 giorni, qualora il colosso decidesse di non impugnare il verdetto.
Secondo l'autorità, il comportamento della commessa è stato «una leggerezza» che ha portato alla violazione delle «istruzioni ricevute e più in generale di un predefinito protocollo». Una vicenda, quella della Donzella Svampita, che si è dunque conclusa con una semplice archiviazione e un procedimento disciplinare nei confronti della giovane commessa.
(…)
LA SANZIONE Nel definire l'importo della sanzione, il Garante «ha considerato l'elevato numero dei soggetti coinvolti dalle violazioni, la loro durata e la capacità economica della società. Sono invece state considerate attenuanti - si legge in una nota dell'ente - l'assenza di precedenti procedimenti a carico della società, la tempestiva adozione di misure correttive e la grave crisi socio economica in atto». Si è così arrivati ai 300 mila euro che, in cifre, altro non sono che l'1,65% della sanzione massima prevista, fissato a 18 milioni.
LA RINASCENTE NOME IN VENTATO DA GABRIELE D'ANNUNZIOla rinascente milano
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