DE RITA, DELIRIO - DOPO AVER PIAZZATO SUO FIGLIO A DG DEL CENSIS, DE RITA RADDOPPIA: “DE RITA È UN BRAND, E’ IMPORTANTE LA CONTINUITÀ. LE CRITICHE? CHISSENEFREGA! ANCHE DE BENEDETTI METTE I FIGLI NELLE SUE AZIENDE”

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Da “la Zanzara - Radio 24

 

Giuseppe De Rita Giuseppe De Rita

“Voglio continuità con brand De Rita, la scelta di mio figlio è una precisa strategia imprenditoriale”. “Mio figlio non lascia, perché dovrebbe?”. “Non c’è alcuno scandalo, Censis non è un ente pubblico”. “Boschi? Non mi interessa quello che dice”. “Anche De Benedetti mette i figli nelle sue aziende”. “Le critiche? Chissenefrega”. Così Giuseppe De Rita, presidente del Censis, a La Zanzara su Radio 24 risponde alle critiche dopo la nomina del figlio Giorgio a direttore generale del Censis, di cui è presidente.

 

De Rita risponde al ministro Boschi, che aveva parlato di un “cattivo segnale” per i giovani: “Al ministro Boschi non rispondo perché non mi interessa quello che ha detto. Sono gli altri che polemizzano con me, io non polemizzo con nessuno”.

 

GIORGIO DE RITA 
GIORGIO DE RITA

“Conta il brand De Rita – dice il presidente del Censis a La Zanzara - ci sono 50 anni di De Rita insieme alla parola Censis e non si può pretendere di mantenerlo? E’ una strategia imprenditoriale,  non mi sembra una cosa così scandalosa. E’ una strategia voluta e precisa mantenere insieme il binomio De Rita e Censis. Il vecchio De Rita ha 83 anni e probabilmente schiatta tra qualche anno, ci tengo a mantenere il binomio. Non mi sembra che sia peccato mortale con quello che succede in Italia. E’ uno scandalo così spaventoso? Da quando faccio il capo del Censis non ne ho sbagliata una, altrimenti non saremmo così importanti”.

 

“Per quale ragione –dice ancora De Rita a La Zanzara – mio figlio dovrebbe dimettersi? Siamo un’azienda privata dove le regole di selezione sono diverse. Non si fanno concorsi. E poi non riceviamo finanziamenti pubblici ma facciamo ricerche per tutti e i soldi dei contratti col pubblico sono meno del 15 per cento”.

 

CENSISCENSIS

Ma voi avete fatto dei rapporti dove si parla di giovani umiliati, non è una contraddizione assumere suo figlio?: “Vada da De Benedetti e chieda come ha nominato i suoi figli in azienda, non dirà che ha fatto il concorso o che ha visto 70 curricula. Non riceviamo finanziamenti pubblici ma abbiamo contratti di ricerca da enti pubblici, è un’altra cosa”.

 

E le critiche?: “Chissenefrega. Il Censis campa da 50 anni in modo autonomo, privato, sulle gambe di poche persone fra cui me stesso”. “Io ho otto figli – dice ancora a La Zanzara – di cui tre sono precari, anche se sono bravi. Ma non mi lamento di questo. Sono un po’ discriminati nel mondo del lavoro perché si chiamano De Rita, non è facile chiamarsi De Rita. Quando fanno incontri di lavoro, qualcuno chiede: ‘ma lei è il De Rita De Rita?’ e allora cambia il tono, e non in modo amicale”.