attacco di diarrea in macchina

DOPO IL BOTULINO, CI MANCAVA SOLO LA “SINDROME SGOMBROIDE” – IN PROVINCIA DI LA SPEZIA DUE PERSONE SI SONO SENTITE MALE DOPO AVER MANGIATO DEL PESCE IN UN RISTORANTE: COME ACCADDE A GUBBIO AL CELEBRE "BISCOTTO", CHE SI PERSE "LA MERDA COME LE OCHE" DOPO UN PRANZO, ANCHE I DUE SI SONO SENTITI MALE ACCUSANDO PROBLEMI GASTROINTESTINALI - LA CAUSA DEL LORO MALORE POTREBBE ESSERE LA SINDROME SGOMBROIDE, DOVUTA DA UNA CATTIVA CONSERVAZIONE DEL PESCE - IL RISTORANTE È STATO MULTATO CON UNA SANZIONE DA 4,5 MILA EURO

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Estratto da http://www.rainews.it

 

attacco di diarrea

I due casi di sospetta Sindrome Sgombroide, un tipo di intossicazione causata dall’ingestione di pesce non conservato correttamente, sono stati segnalati all'ospedale S.Andrea della Spezia.

 

I controllori ufficiali del Servizio veterinario si sono subito recati nel ristorante del centro storico di Sarzana nel quale le due persone avevano pranzato lo stesso giorno consumando del tonno alla griglia. La prontezza dell’intervento ha permesso di rinvenire nel frigorifero della cucina l’alimento sospettato di aver causato il malore nei commensali.

intossicazione alimentare 3

 

Le analisi di laboratorio, attualmente in corso, forniranno la prova della presenza nel pesce di istamina, che se ingerita ad alta concentrazione, si manifesta rapidamente nel consumatore con bruciore delle fauci, forte lacrimazione, arrossamenti cutanei, mal di testa, disturbi gastrointestinali e palpitazioni. I sintomi, seppur di breve durata, possono causare reazioni simil allergiche in soggetti particolarmente predisposti.

 

La sindrome è, infatti, spesso confusa con un’allergia ma, in questi casi, la sostanza che è presente nel cibo è prodotta ad opera di batteri contaminanti e non generata dal corpo umano. I prodotti ittici a rischio di istamina possono essere oltre al tonno anche sgombri, sardine, acciughe e aringhe che se mal conservati favoriscono, in casi fortunatamente sporadici, la proliferazione batterica responsabile della formazione della sostanza tossica nell’alimento. I

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n questi casi il pesce contaminato non mostra alterazioni visibili nell’odore, nel sapore o nel colore rendendo impossibile riconoscerlo ad occhio nudo. Inoltre, l’istamina essendo termoresistente non viene eliminata dalla normale cottura né dal congelamento, affumicatura o inscatolamento. […]

 

Per permettere all’esercizio di somministrazione di sanare le carenze strutturali riscontrate all’atto del controllo è stata disposta la sospensione dell’attività e al comminate sanzioni amministrative per 4.500 euro fatte salve le responsabilità penali a carico del ristoratore in caso di esito positivo delle analisi sulla matrice alimentare repertata.

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