DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
François de Tonquédec per “La Verità” - Estratti
Pietro Tidei, il sindaco hot di Santa Marinella, è a rischio di rimozione? Pare proprio di sì, visto che ieri il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella quale chiede al titolare del Viminale se non sia «opportuno avvalersi dell’articolo 142 del Testo unico enti locali che prevede la rimozione del sindaco laddove commetta atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge».
Per il deputato di Fratelli d’Italia «i fatti occorsi nel Comune di Santa Marinella in provincia di Roma, che vedono coinvolto il sindaco Pietro Tidei in una gestione clientelare delle relazioni pubbliche sono estremamente gravi e di solare evidenza».
Nelle scorse settimane La Verità ha rivelato che, oltre agli incontri intimi di Tidei, le indagini della Procura di Civitavecchia avevano immortalato nei video agli atti di un’inchiesta per una presunta corruzione che vede il sindaco parte lesa, un modus operandi disinvolto del primo cittadino. Tidei, infatti, avrebbe spaziato tra richieste di concorsi per assumere una persona, raccomandazioni per nipoti di ex amici e ingerenze in procedure di gara dall’esito poco gradito.
Episodi raccontati dalla Verità anche attraverso la pubblicazione dei video che documentavano integralmente i fatti, che Rampelli valuta così: «Le frasi, i discorsi, i ragionamenti del sindaco tolgono qualsiasi dubbio anche al più autentico garantista, quale sono. Il sindaco pro tempore Tidei, politico di lunghissimo corso e consolidato uomo di potere sembrerebbe aver tenuto un comportamento spregiudicato, trasformato il Comune in un ufficio di collocamento ad personam al di fuori di ogni sistema concorsuale e di trasparenza amministrativa».
(...) Forse anche per questo ieri Rampelli ha lanciato una frecciata a chi, invece di affrontare l’aspetto politico dei comportamenti di Tidei, ha trasformato la vicenda in un banale episodio boccaccesco: «Non sono interessato ai gossip personali che campeggiano sulle testate giornalistiche di mezza Italia, pensavo ieri e confermo oggi che ognuno è libero di fare della propria vita privata ciò che desidera, ma questa norma di civiltà non può giustificare o minimizzare il vero scandalo della gestione maldestra e presumo illegale degli affari pubblici».
Tidei ha replicato senza smentire: «Lei parla di “mala-gestio” riferendosi a conversazioni registrate dalla Procura e finite sui giornali per errore perché non facevano parte di nessuna indagine. Nessuno degli episodi da lei citati si è verificato e le parole sono rimaste parole, le promesse ugualmente solo promesse».
pietro tidei 8ROBERTO ANGELETTIRoberto AngelettiPIERO TIDEI ABBRACCIA LA SUA AMICA DIRIGENTE SCOLASTICO
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