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LA MOSSA DI PUTIN - DOPO LE PESANTI PERDITE DELLE SETTIMANE SCORSE, CAMBIA IL VERTICE DELL'ESERCITO RUSSO: ORA A COMANDARE LE TRUPPE C'E' ALEXANDER DVORNIKOV, VETERANO DELLE OPERAZIONI IN SIRIA - "HA UN'ENORME ESPERIENZA, QUINDI CI ASPETTIAMO DI VEDER MIGLIORARE IL COMANDO E IL CONTROLLO GENERALE DELLE TRUPPE RUSSE IN UCRAINA" - L'OBIETTIVO E' CHIUDERE ENTRO IL 9 MAGGIO PERCHE'... - VIDEO

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Davide Casti per il corriere.it

 

Aleksandr Dvornikov 2

La Russia avrebbe cambiato la guida delle operazioni militari in Ucraina. Secondo quanto comunicato da diverse fonti occidentali, al comando delle truppe russe, nella guerra scatenata contro l’Ucraina, ci sarebbe ora il generale Alexander Dvornikov, un veterano delle operazioni russe in Siria.

 

La notizia è stata confermata da un funzionario di alto livello, che ha chiesto l’anonimato, alla Bbc.

 

«Dvornikov ha una enorme esperienza derivante dalle operazioni russe in Siria - quindi ci aspettiamo di veder migliorare il comando e il controllo generale delle truppe russe in Ucraina», ha detto la fonte all’emittente britannica.

 

Il missile Tockha-U

Il cambio al vertice arriva dopo che - dopo settimane di battaglie feroci - l’esercito russo non è riuscito a completare la conquista di alcuna grande città ucraina, e dopo aver subito «pesanti perdite» (come riconosciuto dal portavoce del Cremlino).

 

Nei 44 giorni passati dall’inizio dall’invasione - come sottolineato dal Pentagono giorni fa - Mosca non solo non è riuscita a rovesciare il governo ucraino, ma nemmeno a sferrare l’assalto a Kiev, o a conquistare alcuna grande città ucraina.

 

Aleksandr Dvornikov

Giorni fa, la Russia ha comunicato di aver modificato i propri obiettivi di breve termine in Ucraina, e di voler concentrare le proprie operazioni nel Donbass, nell’Est del Paese. Da allora, le forze russe si sono progressivamente ritirate dal Nord dell’Ucraina, anche se i bombardamenti continuano in diverse aree del Paese (a Odessa, nel Sud Ovest dell’Ucraina, è stato imposto un coprifuoco nell’attesa di possibili attacchi missilistici russi).

 

«Ma a meno che la Russia non cambi le sue tattiche, è difficile che possa avere successo anche solo negli obiettivi che si è data», ha detto la fonte britannica alla Bbc.

 

strage alla stazione ferroviaria di kramatorsk

Secondo le stesse fonti, ora Mosca sembra avere fretta - e per ragioni più politiche che militari: l’obiettivo potrebbe essere quello di arrivare a una qualche forma di successo militare entro il 9 maggio, data in cui la Russia celebra la vittoria nella Seconda guerra mondiale.

 

In Siria, la Russia ha combattuto seguendo schemi che ricalcavano in parte la brutale guerra in Cecenia - e che alcuni analisti rivedono ora in azione in Ucraina. Come scriveva Guido Olimpio raccontando le operazioni russe in Siria, Mosca agiva schierando caccia e pezzi d’artiglieria, bombe guidate e bombe a grappolo, sistemi missilistici termobarici e ideati per «saturare» larghe porzioni di territorio: «Fanno terra bruciata, devastano. Hanno anche un effetto psicologico su chi subisce il tiro».

 

strage alla stazione ferroviaria di kramatorsk

L’obiettivo: «colpire gli avversari più temuti; logoramento dell’avversario; distruzione di depositi e raid sulle vie di rifornimento; azioni per testare le difese; costituire punti da dove poi lanciare manovre in profondità».