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Massimo Finzi per Dagospia
Ballare è solo una divertente attività fisica o può diventare anche una prescrizione medica?
In realtà il ballo esercita sull’organismo molteplici effetti benefici: migliora il tono muscolare aumentando la resistenza alla fatica. Giova alla funzionalità delle articolazioni, contrasta l’osteoporosi, migliora la postura.
Durante il ballo la respirazione diventa più profonda con conseguente aumento della ossigenazione di tutti i tessuti. Migliora la condizione cardiovascolare tanto da essere inserito nei protocolli di riabilitazione cardiologica.
tutti a ballare con i bolly masala (1)
Ne trae beneficio la pressione che si regolarizza al punto che in molti casi le misure igienico dietetiche associate al ballo evitano il ricorso ai farmaci. I livelli di colesterolo e di trigliceridi si abbassano. I diabetici ne traggono giovamento perché l’attività muscolare metabolizza gli zuccheri.
Ovviamente il ballo è un ottimo antidoto all’eccesso ponderale. La coordinazione motoria e soprattutto l’equilibrio vengono stimolati e rafforzati con importanti riflessi soprattutto negli anziani nei quali si riduce così il rischio di cadute e talora di fatali fratture.
La memoria viene esercitata perché ogni ballo richiede proprie e diverse sequenze da dover ricordare. E’ stato dimostrato che durante il ballo si producono endorfine così importanti nel contrastare gli effetti negativi dello stress, ma si normalizzano anche i livelli di serotonina e dopamina con effetti positivi sull’ansia e sulla depressione.
E questi sono solo gli aspetti puramente fisici perché il ballo coinvolge anche la sfera psichica, quella emozionale e relazionale. Favorisce la socializzazione, sollecita il rispetto delle regole e soprattutto degli altri.
L’Albert Einstein College of Medicine di New York ha dimostrato che ballare riduce il rischio di Alzheimer perché le sequenze del ballo comportano la creazione di nuove connessioni tra le cellule cerebrali.
L’Università di Glasgow ha dimostrato un aumento della mineralizzazione dell’osso. L’Istituto Nazionale di Cardiologia di Città del Messico considera la danza una vera e propria terapia per il cuore. Alla Houston University uno studio ha dimostrato che il ballo riduce le probabilità di infarto cardiaco.
Il reparto di Riabilitazione del San Giuseppe di Milano ha inserito con successo corsi di tangoterapia nei protocolli riabilitativi. Ma anche tanti altri centri impiegano la tangoterapia nelle sequele dell’ictus, nella sclerosi multipla, nella riabilitazione cardiologica, respiratoria, nei disturbi dell’equilibrio.
balli al the villages in florida
Non ci sono limiti di età per entrare nel mondo del ballo: nei bambini facilità l’apprendimento, migliora la memoria di fissazione, aumenta l’autostima e favorisce una sana e corretta socializzazione. Negli adulti la danza può essere praticata fino a tarda età compatibilmente con le proprie possibilità e capacità.
Il ballo può essere praticato senza particolari restrizioni perché si tratta di una attività fisica aerobica effettuata in maniera armonica senza particolari sforzi, non comporta stress perché non è competitivo e coinvolge positivamente sia la sfera fisica che quella psicologica.
balli al centrocampoballi sfrenati alla villa degli hamptonsballi allo spring breakBalli tradizionali al cospetto del murale per Kim II Sung BALLI NEW YORK
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