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È CACCIA AL TESORO DEGLI AGNELLI – GLI INQUIRENTI HANNO CERCATO IN TUTTI I PORTI FRANCHI SVIZZERI I 13 QUADRI D’AUTORE DELL’EREDITA DI GIANNI AGNELLI, DI CUI MARGHERITA AGNELLI HA DENUNCIATO LA SPARIZIONE NELL’AMBITO DELLA CONTESA EREDITARIA CON I TRE FIGLI, JOHN, LAPO E GINEVRA – FINORA NON EMERSO NULLA DAI MAGAZZINI SPECIALIZZATI NELLE ZONE LIBERE DA VINCOLI DOGANALI DI GINEVRA, BASILEA, CHIASSO E ZURIGO – LA PROCURA DI ROMA IPOTIZZA LA RICETTAZIONE E L’ESPORTAZIONE ILLECITA DI OPERE D’ARTE. DALLE INDAGINI È EMERSO L’INVENTARIO DEI DIPINTI FATTO NEL 2019 DA MARELLA CARACCIOLO, MOGLIE DELL’AVVOCATO, QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI MORIRE…
Estratto dell’articolo di Giulio De Santis per il "Corriere della Sera"
Da Ginevra a Basilea, da Chiasso a Zurigo. La ricerca avviata dagli inquirenti dei 13 quadri d’autore scomparsi ma lasciati in eredità da Gianni Agnelli, morto il 24 gennaio del 2003, si è estesa a tutti i «porti franchi» svizzeri, zone libere da vincoli doganali.
Una caccia al tesoro, durata per settimane, che si è conclusa però senza trovare i 13 dipinti di immenso valore artistico e patrimoniale, di cui Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato, ha denunciato la sparizione nell’ambito della contesa ereditaria con i tre figli, John, Lapo e Ginevra.
MARGHERITA AGNELLI IN TRIBUNALE A GINEVRA
Ad intraprendere l’iniziativa è stata nel 2022 la Procura di Milano attraverso una rogatoria al governo svizzero. Dall’investigazione sono state escluse le dimore elvetiche degli Agnelli, perché l’iter burocratico necessario a ottenere il permesso a ispezionare le abitazioni avrebbe richiesto tempi molto lunghi [...]
La decisione degli inquirenti di puntare l’attenzione in Svizzera prende spunto dalle dichiarazioni degli Elkann che, attraverso i propri avvocati, hanno affermato che i quadri della collezione si troverebbero da tempo al di là delle Alpi.
A questo punto, è parsa una scelta inevitabile controllare nei magazzini specializzati nella conservazione di opere d’arte situati nei porti franchi, aree diventate negli ultimi vent’anni luoghi dove sono collezionate migliaia di opere d’arte di immenso pregio. Ma l’obiettivo di portare alla luce i tredici dipinti spariti non ha dato al momento i risultati sperati.
Non è escluso che anche la Procura di Roma, dove il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il pm Stefano Opilio stanno indagando sulla scomparsa dei quadri, possa intraprendere iniziative simili. Intanto dall’inchiesta capitolina, per ora senza indagati, che ipotizza la ricettazione e l’esportazione illecita di opere d’arte per occultare i quadri a Margherita, è emerso l’inventario dei quadri fatto nel 2019 da Marella Caracciolo, moglie dell’avvocato e madre di Margherita, qualche settimana prima di morire.
LA SCALA DEGLI ADDII - GIACOMO BALLA
Nell’elenco stilato dalla Caracciolo sono indicati i tredici quadri, sottolineando che sarebbero conservati in Italia. Dove, però, delle opere non si è ancora trovata traccia. La data dell’inventario di Marella fa ritenere agli inquirenti che la sparizione delle tele originali sia avvenuta dopo la morte della mamma di Margherita, nonché nonna di John, Lapo e Ginevra.
Nel caveau del Lingotto sono state rinvenute solo tre copie: La scala degli addii di Giacomo Balla, Mistero e malinconia di una strada di Giorgio de Chirico, e un Monet, Glaçons, effet blanc . I primi due falsi sono stati appesi alle pareti della residenza romana della famiglia Agnelli, mentre il Monet si trovava a Villa Frescot.
glacons, effet blanc claude monet
Le copie sarebbero state realizzate dopo la scomparsa dell’ex senatore a vita. Uno dei dipendenti, componente del personale domestico, ha raccontato ai carabinieri del nucleo investigativo di tutela del patrimonio artistico che «due opere nella casa di Roma sono state sostituite nel 2008, quando Marella si è ammalata». Un altro testimone ha aggiunto: «Al posto dell’opera originale di Balla è stata inserita una copia di qualità inferiore».
Non è insolita la sostituzione di una tela originale con una copia per tutelare le tele da incidenti. Quello che invece è anomalo è la sparizione delle opere dipinte da Monet, Balla, de Chirico, Picasso e altri artisti di grandissimo valore. Presto la Procura ascolterà Tiziana Russi e Paola Montalto, le due segretarie di fiducia di Marella Caracciolo. [...]
Mistero e malinconia di una strada - GIORGIO DE CHIRICO
john elkann margherita agnelli
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