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IN ITALIA LA GIUSTIZIA È UNA BARZELLETTA - È INIZIATO DOPO 15 ANNI IL PROCESSO A UN RAPPRESENTANTE DI ASPIRAPOLVERI CHE AVREBBE MOLESTATO UNA RAGAZZINA DI 17 ANNI (LEI ORA HA 32 ANNI, LUI 48) - IL PRESUNTO ABUSO È AVVENUTO NEL 2010 IN PROVINCIA DI VITERBO: L'UOMO SI PRESENTO' NEL NEGOZIO DOVE LAVORAVA LA GIOVANE E LA PALPEGGIO' - PERCHÉ TUTTO QUESTO RITARDO NEL PROCESSO? NON SI RIUSCIVANO A TROVARE L'IMPUTATO E LA VITTIMA PERCHÉ ENTRAMBI SI ERANO TRASFERITI ALL'ESTERO....

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Estratto da https://www.viterbotoday.it

 

palpeggiamento

Rappresentate di aspirapolveri a processo per violenza sessuale. Vittima una ragazza ancora minorenne all'epoca dei fatti: aveva 17 anni, mentre oggi è una donna di 32, e lavorava come commessa nel negozio della madre ad Acquapendente. Nell'estate del 2010 l'uomo, di Soriano nel Cimino, che aveva 33 anni e oggi 48, si sarebbe presentato per una dimostrazione di prodotti da vendere.

 

Dopo quattro giorni sarebbe tornato nell'attività commerciale chiedendo informazioni sull'acquisto ma, secondo l'accusa, ha iniziato a rivolgere complimenti e apprezzamenti alla ragazza fino a metterla all'angolo e a palpeggiarla e toccarla nelle parti intime.

 

PALPATA SUL SEDERE

La donna, ascoltata in aula dal collegio dei giudici ieri, 22 settembre, ha fatto fatica a ricordare tutti i particolari: sia per la distanza temporale che per il trauma, che potrebbe averglieli fatti rimuovere. Ha comunque riferito di essere rimasta paralizzata dallo shock, prima di riuscire a divincolarsi, scappare e chiedere aiuto. Da qui l'intervento dei carabinieri, le indagini e il rinvio a giudizio dell'uomo.

 

Il processo sarebbe dovuto iniziare nel 2012 davanti al tribunale di Viterbo ma è rimasto bloccato per 13 anni a causa delle difficoltà nel rintracciare prima l'imputato, difeso dall'avvocato Daniele Nobili, e poi la vittima, che non si è costituita parte civile. Entrambi si erano trasferiti: rispettivamente all'estero e in un comune della provincia di Roma. Si torna in aula il 10 novembre, quando è prevista anche la sentenza.

PACCA SUL SEDERE