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Emanuela Orlandi: “E’ la sua voce, mai avuto dubbi”. Il fratello Pietro sull’audio che arrivò pochi giorni dopo la scomparsa, di cui “Chi l’ha visto?” ha diffuso una parte mai trasmessa. Erano risposte al misterioso uomo della Avon?#chilhavisto→https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/6UfjWfKkjj
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) July 3, 2024
Estratto dell’articolo di Beatrice Tominic per www.fanpage.it
"Avevo letto la trascrizione, ma non l'avevo mai sentita". Questa la reazione di Pietro Orlandi ospite a Chi l'ha visto? da Federica Sciarelli nella serata di mercoledì 3 luglio 2024. La trasmissione, in esclusiva, ha fatto ascoltare proprio la porzione di audio inedito che, però, fa parte di un'unica cassetta dell'epoca.
"Sono quelle cassette che avevamo utilizzato noi per registrare le telefonate in casa, quando ancora chiamava l'Americano". Ad installare il registratore nell'abitazione degli Orlandi è stato quello che, anni dopo, è diventato il marito della sorella Natalina.
"La cosa strana è che l'audio che si è sempre sentito, che conosciamo tutti, fa parte della stessa cassetta. Mi è sempre sembrato strano: l'altra parte, invece, non l'avevo mai ascoltata. Ma non ho dubbi: è mia sorella Emanuela. Una voce più assonnata, ci faccio caso ora. Per noi in quel momento, nel luglio del 1983, lei era stata sequestrata".
Nel corso della trasmissione televisiva prima è stata trasmessa la porzione di audio già nota, la registrazione della telefonata arrivata in casa Orlandi a qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta il 22 giugno 1983, il 5 luglio.
A parlare, dall'altra parte del cavo, era quello che si è sempre presentato come l'Americano. "Ascolti bene questa registrazione, ha pochi momenti – dice l'Americano – Questa è la voce della sua figliuola". E poi a parlare è una voce femminile, di ragazza: "Convitto nazionale Vittorio Emanuele II", dice la giovane. "Dovrei fare il terzo liceo st'altr'anno. Scientifico". Due frasi registrate, mandate a ripetizioni più e più volte.
sit in in vaticano per emanuela orlandi 4
"Sicuramente è mia sorella. Lo dico adesso dopo 41 anni. Ma questa cassetta è arrivata subito. E per tutti quanti non c'è stato dubbio. Era Emanuela quella, punto – ribadisce Pietro Orlandi a Federica Sciarelli – Ma anche per gli analisti del Sismi, che hanno analizzato la voce mettendola a confronto con le altre cassette arrivate il 17 luglio. Per loro era la stessa voce".
Poco dopo viene mandata in onda anche la seconda parte della registrazione. Quella inedita, mai più sentita neppure da Pietro Orlandi. Anche in questo caso si tratta di frasi estrapolate da registrazioni già effettuate e mandate a ripetizione. "Di particolare", si sente dire dall'adolescente. E poi sembra presentarsi. "Quindici. Saranno 16 a gennaio", dice, forse riferendosi al compleanno visto che, come sappiamo, Emanuela Orlandi è scomparsa quando aveva 15 ed è nata nel mese di gennaio, il 14.
"Mi verranno ad accompagna' st'altr'anno in un paesino sperduto, per Santa Marinella", dice con uno spiccato accento romano, come sottolinea Sciarelli. E Pietro conferma: "Sì, è lei. Parlava romano, si sentiva l'accento" […]
"Il primo a rendersene conto fu mio zio: loro avevano una casa in cui trascorrevano le vacanze a Santa Marinella ed Emanuela ci andava spesso, quindi ci colpì subito questo fatto. Me lo ricordo benissimo. Dopo poco hanno richiamato e hanno fatto sentire la prima parte dell'audio, in cui si sente la voce ripetere per sette volte… Questa è la telefonata completa, invece".
Prima che la chiamata si concluda, però, una terza voce, oltre a quella dell'Americano e della giovane, si aggiunge dall'altro capo del telefono. "Signor Orlandi? – dice un altro uomo, anche lui con un accento che sembra straniero – Cerchi di ascoltare bene. Questa è la voce di sua figlia Emanuela?". […]
"Pronto signor Orlandi? – dice ancora, prima di esprimersi in maniera incomprensibile e continuare – (incomprensibile, ndr) parlato con la Segreteria di Stato Vaticana (anche se non viene riportato nei sottotitoli della trasmissione di Rai Tre, ndr)". Poi uno stacco musicale, come a voler coprire ciò che voleva dire il secondo uomo. E qualcuno attacca il ricevitore. La chiamata è finita.
"Hanno attaccato e hanno richiamato poco dopo per far sentire le stesse frasi registrate – dice Orlandi – Non so se in procura abbiano pulito il suono. Sicuramente all'epoca era più disturbato. Io mi ricorda che mio zio e mio padre non capivano niente", ricorda. "L'uomo che interviene è lo stesso che chiamava dopo. Quello che mi colpisce è che l'audio era stato fatto sentire spezzettato. Si sente che sono registrazioni. Si sente attaccare, spegnere, lo stop, avvio".
Al minuto 3.45, fa notare Sciarelli, si sente una canzone. "Forse un'interferenza, magari sta in una casa. I nostri telespettatori potrebbero aiutarci. Forse Baglioni, Cocciante. È strano. Ma nessuno si è accreditato la registrazione con la voce della ragazza. E se fosse stato il ragazzo che le aveva proposto il lavoro all'Avon ad averla registrata, magari con la scusa di sondaggi e colloqui?", chiede Sciarelli.
[…] Un'altra ipotesi presentata in trasmissione è che la registrazione possa risalire all'intervento di Emanuela Orlandi, invitata con la sua scolaresca alla trasmissione Tandem, non più di un mese prima della fine della scuola del 1983. "In quel caso si tratterebbe di premeditazione, però", mette le mani avanti Sciarelli, trovando conferme in Pietro. "Se c'è una cosa di cui sono convinto è la premeditazione di chi l'ha rapita".
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