phica.net phica.eu net eu

CHI È VITTORIO VITIELLO, L'AMMINISTRATORE 45ENNE DEL SITO "PHICA.NET"? - L'UOMO, CHE ONLINE SI FACEVA CHIAMARE "BOSSMIAO", È NATO A POMPEI MA VIVE A FIRENZE: ERA GIÀ STATO SENTITO NEL 2019 DALLA POLIZIA POSTALE - DI LUI I VICINI DI CASA DICONO: "È UN UOMO ALTO E GROSSO, MOLTO SCHIVO E RISERVATO. STAVA SEMPRE CHIUSO NEL SUO APPARTAMENTO. ORDINAVA TUTTO ONLINE, ARRIVAVANO CONTINUAMENTE PACCHI, SPESA, LETTIERE E CIBO PER GATTI. TRASCORREVA SPESSO LE NOTTI SVEGLIO AL COMPUTER" - IN UNA SEZIONE DI "PHICA.NET", DOVE ERANO PRESENTI LE FOTO HOT DI VIP E SVIPPATE VARIE, ERA DISPONIBILE UN MANUALE PER SCATTARE DI NASCOSTO FOTO NEI CAMERINI DEI NEGOZI O NEGLI SPOGLIATOI DELLE PALESTRE - LA TASSA DI INGRESSO PER POTER ISCRIVERSI AL SITO? "UNA FOTO DELLA TUA EX" - I COMMENTI DEGLI UTENTI: "IL MASSIMO SAREBBE TROVARE QUALCUNA CHE ABBIAMO SCOPATO ENTRAMBI E RACCONTARCI L’ESPERIENZA"

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

ITALIANO, 45 ANNI, «IMPRENDITORE» COSÌ AGIVA IL GESTORE DEI SITI SESSISTI

Estratto dell'articolo di Fulvio Fiano e Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

pacchetti rimozione foto phica.net

Si chiama Vittorio Vitiello, 45 anni, imprenditore fiorentino ma nato a Pompei, il presunto gestore del sito Phica.eu. Su di lui si concentrano ora le indagini della polizia postale nella vicenda delle foto di donne — politiche, attrici, cantanti, volti tv — finite sul sito a loro insaputa.

 

A condurre alla sua identità ha contribuito la denuncia della sindaca di Firenze, Sara Funaro, finita nella lista di personaggi pubblici che diventavano oggetto di insulti e commenti di ogni tipo sotto le loro foto prese dai social: «È chi commette questi gesti indegni che si deve vergognare», commenta. La stessa pagina web, chiusa pochi giorni fa in «autotutela» da Vitiello, era già stata segnalata nel 2019 dalla sociologa Silvia Semenzin.

 

Allora Vitiello aveva collaborato con la postale, fornendo anche gli indirizzi Ip del sito che gestiva. Ma questo non è bastato a fermarlo, come dimostra la nuova inchiesta. Vitiello, dietro i nickname «Phica Master» e «Boss Miao», gestiva in anonimato il sito, che si appoggiava su server russi e cinesi.

 

pacchetti rimozione foto phica.net

In una delle sezioni era addirittura disponibile un manuale per scattare di nascosto foto nei camerini dei negozi o negli spogliatoi delle palestre. Altre sezioni avevano titoli espliciti come «le vere mogli ignare», «ragazze disinibite in discoteca» e i messaggi nelle chat Telegram associate al forum, segnalati già all’epoca dalla relazione portata da Semenzin in Parlamento, spiegavano anche il funzionamento del sito:

 

«La tassa di ingresso è una foto della tua ex». O ancora: «Il massimo sarebbe trovare qualcuna che abbiamo s... entrambi e raccontarci l’esperienza». E a chi chiedeva se fosse lecito diffondere foto ricevute privatamente, veniva risposto: «Una volta che te la mandano, puoi farne l’uso che vuoi». Il portale all’epoca contava 100 mila iscritti. Oggi, poco prima della chiusura, 700 mila.

 

phica.net.

E una cronologia «tecnica» mostra come si sia evoluto dal 2005, quando è nato, a oggi: da forum «amatoriale» ai primi server esteri (Olanda) nel 2012, dall’oscuramento dell’Ip reale, fino all’introduzione di abbonamenti vip, le affiliazioni ad altre piattaforme internazionali di pornografia, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare video o foto espliciti di soggetti ignari, fino al reclutamento di «cam girl».

 

Questa ultima frontiera del business è stata discussa anche ieri in Procura a Roma tra gli investigatori della Postale e il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Una delle ipotesi di reato da approfondire, assieme alla diffamazione e alla diffusione illecita di immagini private, è infatti quella dell’estorsione o della truffa ai danni di chi chiedeva di rimuovere i contenuti, ricevendo in cambio una richiesta di denaro (a fronte di una sostanziale impossibilità all’oblio, dato l’utilizzo di server di tutto il mondo). [...]

 

boss miao - phica master

«Ciao — si legge in quella che di fatto diventa poi una ammissione — scrivo per smentire ufficialmente le accuse di estorsione». Il post continua con il dettaglio di una lunga trattativa via mail con una utente e l’annessa indicazione dei link «esterni» da rimuovere: «Ovviamente questo è un servizio a pagamento — conclude Vitiello —.

 

Se ordini una pizza e vai a prenderla di persona, non paghi alcun supplemento; la pizzeria però può proporti la consegna a domicilio con un costo aggiuntivo... Le faccio il prezzo speciale solo per lei perché non voleva avere blacklist o controllo link su Phica, e così ha avuto uno sconto di 300 euro».

 

IL MANAGER TRADITO DAI GATTI E QUELL'OSCURO GIRO D'AFFARI "LA MIA NON ERA ESTORSIONE"

Estratto dell'articolo di Viola Giannoli e Andrea Vivaldi per "la Repubblica" 

phica.net

 

Vittorio Vitiello è stato tradito dai gattini. Dagli avatar alle chat, l'immagine che usava era sempre quella di un gatto. Uno dei suoi nickname era "Bossmiao". Uno degli indirizzi da cui arrivavano le mail ad alcune vittime del sito sessista: "Admin miao". E quando è scoppiato il caso dei forum pieni di foto, commenti misogini, spycam, la prima cosa a sparire è stato proprio il gatto, dall'immagine dal profilo Telegram.

 

thread su phica.net

Ripercorrendo al contrario le impronte lasciate nella rete, l'esperto di cyberintelligence Alex Orlowski e la polizia postale, al lavoro in questi giorni sul dietro le quinte del forum, sono riusciti a risalire all'uomo che gestiva "Phica.eu". O almeno a uno degli uomini. Un nome, un cognome, una società, già noti alla postale. Che per questo è andata a colpo sicuro.

 

Vittorio Vitiello, 45 anni, nato a Pompei, residente a Firenze, era già stato intercettato e ascoltato nel 2019 per la stessa storia: segnalazioni per la diffusione di foto di personaggi pubblici. Del portale, allora, aveva fornito tutti i dati tecnici. I server risultano all'estero.

 

Non ci sono in chiaro collegamenti tra Vitiello e "Phica". E lui risulta attualmente amministratore unico in Italia della società Lupotto Srl, costituita all'inizio del 2023, con sede legale a Firenze e l'obiettivo di condurre «campagne pubblicitarie» e «organizzazione di eventi con l'aiuto di social network e influencer». Dai bilanci l'impresa risulta aver fatturato circa 150mila euro l'anno nel 2023 e nel 2024. Il suo nome viene però confermato da fonti vicine agli inquirenti, anche se al momento non è indagato.

phica.net.

 

Di lui gli ex vicini di casa a Firenze ricordano solo qualche frammento, immagini sfocate di una persona vista di rado, che di certo amava i gatti: «Un uomo alto e grosso, molto schivo e riservato. Stava sempre chiuso in casa — dice chi gli abitava accanto — ordinava tutto online, arrivavano continuamente pacchi, spesa, lettiere e cibo per gatti». Trascorreva spesso le notti sveglio al computer, si faceva recapitare a domicilio grossi pacchi, mettendo da parte le scorte. Negli ultimi mesi aveva cambiato quartiere per trasferirsi in un appartamento che ha appena ristrutturato.

 

thread su phica.net

Di quell'uomo, che sarebbe stato al centro di un forum da più di 700mila iscritti, non ci sono praticamente tracce palesi neppure online. Nessun profilo social, neppure un sito con il suo nome, nonostante ufficialmente si occupasse di consulenza per attività informatiche.

 

Chi indaga è convinto però che non sia l'unico gestore a celarsi dietro al sito, come "Phica" non era l'unico portale, ma un nodo di un network più grande nel quale diverse piattaforme si rimbalzavano pubblicità, affiliazioni, banner, pop up. Vitiello, dunque, non avrebbe fatto tutto da solo, soprattutto rispetto ai ricavi economici di un sito come "Phica". [...]

 

thread su phica.net.

Sarebbe però proprio Vitiello l'autore dei post che continuano ad apparire sulla homepage del sito, chiuso da giovedì scorso. Ora lì campeggia una scritta: «Tutte le discussioni sono rimosse e a disposizione delle autorità competenti in caso di denuncia, con log e informazioni». Seguono due mail, indirizzate sempre all'amministratore e al suo staff, una per comunicazioni alla postale, l'altra per rimuovere gli account. In un lunghissimo post "Bossmiao" tenta poi la sua difesa e respinge le accuse di estorsione.

 

L'admin ricostruisce una vicenda che prende le mosse nel dicembre del 2023 quando un utente chiede la rimozione di un messaggio relativo a una persona iscritta a Onlyfans. Dopo le prime cancellazioni, «come sempre gratuite» e visto che i link sulla creator continuavano a spuntare, l'admin propone un «servizio a pagamento»: la ricerca e la rimozione da parte dello staff di tutti i messaggi in cui compare la ragazza di Onlyfans. Il paragone che fa il gestore è questo: «Se ordini una pizza e vai a prenderla di persona, non paghi alcun supplemento; la pizzeria però può proporti la consegna a domicilio con un costo aggiuntivo».

commenti su phica.net

 

Da lì partono le offerte economiche: «700 euro» per 30 giorni di protezione. Poi «gli sconti» di 300 euro. La ragazza accetta. Si chiede un «pagamento crypto», ci si accorda alla fine per Paypal. Arriva, infine, la proposta di pacchetti da 250 a 1.000 euro per rimuovere il materiale da vari siti. [...]

COMMENTI SU PHICA.NET phica.net 3phica.net 4il sito phicaphica.net 1COMUNICATO DI CHIUSURA DEL SITO PHICA.EUphica.net 2COMMENTI SU PHICA.NETcommenti su phica.net commenti su phica.net