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CHAPO, CIAPA SU - AVVIATA LA PRATICA DI ESTRADIZIONE DEL BOSS DEL NARCOTRAFFICO VERSO GLI STATI UNITI MA I LEGALI PRESENTANO RICORSO: CI VORRÀ TEMPO PER IL PROCESSO IN AMERICA - CASA BIANCA “INFURIATA” CON SEAN PENN PER L’INTERVISTA

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Francesco Semprini per “la Stampa”

 

«El Chapo» sarà processato negli Stati Uniti. E’ iniziato il procedimento di estradizione per Joaquin Guzman, il superboss del narcotraffico catturato tre giorni durante la latitanza e due fughe da carceri di massima di sicurezza messicani.

 

el chapo in canottael chapo in canotta

Le autorità hanno fatto sapere che il procedimento potrebbe durare molto tempo, visto che i legali del signore del narcotraffico hanno presentato appello per fermare l’estradizione. Le forze di sicurezza messicane hanno trasferito la pratica all’Interpol ieri, dopo la notifica della richiesta di comparizione giunta dagli Usa.  

 

Gli avvocati del boss avevano tre giorni per presentare appello. Le autorità statunitensi vogliono processare El Chapo perché c’è lui dietro l’enorme traffico di tonnellate di cocaina marijuana eroina e metanfetamine, per lo più dirette proprio sul mercato americano. Inoltre Washington teme che il nuovo Pablo Escobar, sovrano indiscusso del cartello dei Sinaloa, potrebbe fuggire di nuovo come avvenuto in passato grazie alle complicità di cui gode nel suo Paese anche dentro le prigioni di Stato.

stanza di el chapo guzmanstanza di el chapo guzman

 

La sua rocambolesca fuga in stile hollywoodiano - la seconda - avvenuta lo scorso luglio, aveva messo in serio imbarazzo il presidente messicano Enrique Pena Nieto.  

 

Chi invece è destinato a fare la rotta inversa è Sean Penn, lui si davvero una icona di Hollywood, prestato ancora una volta al giornalismo e autore della controversa intervista per la rivista «Rolling Stone».

 

L’uomo è ora indagato in Messico, assieme all’attrice Kate del Castillo, che ha fatto da facilitare per l’incontro-colloquio tra Penn e El Chapo. Le autorità di Città del Messico vogliono sentire quanto prima l’attore che potrebbe giungere già nei prossimi giorni nel Paese e rispondere alle domande degli inquirenti.

 

Quello che per ora appare certo è che proprio l’incontro tra Penn e il re del narcotraffico ha consentito la cattura di quest’ultimo. L’attore era pedinato dalla Drug Enforcmenet Agency americana già da tempo. 

 

2. EL CHAPO: CASA BIANCA 'INFURIATA' PER L'INTERVISTA

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(ANSA) - La "cosiddetta intervista" realizzata da Sean Penn al narcotrafficante messicano noto come El Chapo "manda su tutte le furie". Lo ha detto il chief of staff della Casa Bianca Denis McDonough interpellato dalla Cnn, affermando inoltre che la posizione di Sean Penn e degli altri coinvolti pone quesiti.

 

"Il modo spocchioso con cui parla di quanta eroina fa circolare nel mondo, compresi gli Stati Uniti, fa andare su tutte le furie", ha detto McDonough intervistato dalla Cnn. "In questo Paese assistiamo ad una epidemia di dipendenza da eroina, da oppiacei... ma El Chapo è dietro le sbarre, è lì che deve rimanere".

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Interpellato poi nello specifico sul ruolo di Sean Penn e sulla sua posizione, al momento McDonough non si è sbilanciato ma ha osservato che la situazione "solleva diversi quesiti interessanti per lui e per gli altri coinvolti in questa cosiddetta intervista. Vedremo cosa succede".