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GUERRA A COLPI DI PUNK - DUE EX MEMBRI DEI SEX PISTOLS, STEVE JONES E PAUL COOK, HANNO PORTATO IN TRIBUNALE IL CANTANTE, JOHNNY ROTTEN - IL NODO DEL CONTENDERE SONO LE CANZONI DELLA BAND PIU' EVERSIVA DEGLI ANNI '70, CHE I DUE VORREBBERO UTILIZZARE PER UN DOCUMENTARIO SULLA STORIA DEL GRUPPO DIRETTO DA DANNY BOYLE - MA ROTTEN NON VUOLE DARE LORO IL PERMESSO...
Da Tag43.it
Due ex membri dei Sex Pistols, il chitarrista Steve Jones e il batterista Paul Cook, hanno fatto causa al cantante della band, Johnny Rotten, per poter utilizzare alcune canzoni in una serie tivù sulla storia del gruppo. I due vorrebbero che i brani comparissero in "Pistol", uno show basato sull’autobiografia di Jones, ma Rotten (il cui vero nome è John Lydon) ha definito il programma «irrispettoso», e si rifiuta di concedere il permesso.
Per Edmund Cullen, avvocato di Jones e Cook, secondo l’accordo stretto tra i membri della band nel 1998, le decisioni sui diritti dei brani devono essere prese a maggioranza. Lydon invece sostiene che nessuna canzone può essere utilizzata senza il suo consenso. Con i due si è schierato anche Glen Matlock, bassista e co-fondatore della band.
In una memoria depositata in tribunale, Cullen ha sottolineato che sarebbe stato favorevole anche Sid Vicious, entrato nel gruppo nel 1977 e morto due anni dopo, citando quindi degli accordi stretti molto prima del 1998. Cullen ha definito i rapporti tra i membri della band «fragili e tesi».
Per l’avvocato di Lydon, Mark Cunningham, nel racconto di Jones il cantante sarebbe ritratto «in modo ostile e poco lusinghiero», e si arriva a descriverlo come «un piccolo moccioso arrogante che chiede sempre di più». Il caso continuerà in tribunale anche la prossima settimana.
La band, formata a Londra nel 1975 e attiva fino al 1978, pubblicò solamente un album, ma in quei tre anni scosse la scena musicale britannica con alcuni pezzi storici come "Anarchy in the U.K." e "God Save The Queen". I membri del gruppo hanno poi suonato insieme in molte altre occasioni. La serie tivù "Pistol", diretta e prodotta dal regista premio Oscar Danny Boyle ("Trainspotting" e "The Millionaire"), dovrebbe andare in onda nel 2022.
Ad aprile, in un’intervista al Sunday Times, Rotten aveva definito Pistol «la roba più irrispettosa a cui abbia mai assistito. Hanno scritturato un attore per interpretarmi, ma non so a cosa stia lavorando. Di certo, non al mio personaggio. Questa storia può finire solo in tribunale». E così è stato.
Il cantante ha anche accusato Boyle di non averlo mai contattato: «La produzione pensa di potermi passare sopra, ma non succederà. Non senza una enorme, gigantesca battaglia. Io sono Johnny, e chi interferisce con i miei affari se la vede brutta. È una vergogna».
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