
FLASH! - GIORGIA MELONI LE HA TENTATE TUTTE PER FAR COINCIDERE L’INTERVENTO DI STASERA…
CHE FACCIA DA TRUMP! – NELLO SHOW ALL’ASSEMBLEA DELL’ONU, “THE DONALD” HA MOSTRATO UNA MIMICA FACCIALE TORVA E PUNITIVA - PANARARI: “UN TRUMP CORRUCCIATO AL PUNTO DA SEMBRARE A TRATTI TRASFIGURATO, HA PRONUNCIATO UN'AUTOCELEBRAZIONE ( "SONO BRAVO A FARE PREVISIONI, HO AVUTO RAGIONE SU TUTTO”), E UNA VERA E PROPRIA REQUISITORIA CONTRO LE NAZIONI UNITE E LE POLITICHE ECOLOGICHE” – IN UN’ORA DI DISCORSO, IL TYCOON È PASSATO DI PALO IN FRASCA, DAI DAZI AI NARCOS VENEZUELANI, FINO ALLO STATO DI FORMA DI MELANIA… – VIDEO
1 - IL TRUMPISMO PER TUTTI UN COMPENDIO
Estratto dell’articolo di Concita De Gregorio per “la Repubblica”
donald trump alle nazioni unite
Per chi non avesse seguito ieri la diretta del discorso di Donald Trump all'Assemblea generale dell'Onu (cinquantacinque minuti, tre volte il limite di tempo imposto ai leader) agevolo qui i titoli che agenzie di stampa e siti online hanno dato ai punti chiave del suo intervento via via che si svolgeva. [...]
Appena terminato il discorso: «È sempre un onore parlare all'Onu anche se qui l'attrezzatura è un po' difettosa».
Durante il discorso: «Costruiamo un paese luminoso e splendido». «I dazi sono un meccanismo di difesa contro le nazioni che si sono approfittate di noi». «Il Brasile senza di noi fallirà». «Il terribile sindaco di Londra, uno dei peggiori sindaci del mondo, vuole passare alla Sharia». «Faremo sparire i narcotrafficanti venezuelani».
DONALD TRUMP ALL ONU - VIGNETTA ELLEKAPPA
«L'Europa è devastata da ambientalismo e immigrazione». «Il riscaldamento globale è una bufala». «La Germania con il green stava andando in bancarotta». «Il cambiamento climatico è la più grande truffa, grazie a me siamo usciti dall'accordo fake di Parigi».
«Non permetteremo all'Iran di avere un'arma nucleare». «Cina e India sono i principali finanziatori della guerra russa». «È tempo di mettere fine ai confini aperti». «I paesi europei sono rovinati dall'immigrazione». «La Russia doveva vincere in tre giorni, sta facendo brutta figura». «Gli europei sono imbarazzanti, sono in guerra con la Russia ma comprano energia russa».
«Il riconoscimento della Palestina è una ricompensa ad Hamas». «L'Onu non ha aiutato i miei sforzi di pace». «L'Onu che scopo ha? Non fa che parlare e scrivere lettere». «Mia moglie Melania è in grande forma». «Ho messo fine a sette guerre in sette mesi, nessuno lo ha mai fatto prima di me». «È un'epoca d'oro per gli Usa, è il Paese più potente del mondo».
Non all'Onu ma nelle stesse ore ha detto che il paracetamolo in gravidanza provoca autismo nei bambini e che è contrario ai vaccini, specie quello contro l'epatite B che suggerisce di non fare. Così, a volo d'uccello, perché vi facciate un'idea.
2 - FISIOGNOMICA DI UN LEADER CHE HA “SEMPRE RAGIONE”
Estratto dell’articolo di Massimiliano Panarari per “la Stampa”
donald e melania trump fermi sulle scale mobili 1
Il volto specchio dell'anima. Idea antichissima, ma sempre valida (certo, con varie precisazioni e nessuna irrazionale morfopsicologia). Guardare, per credere, Donald Trump nel suo torrenziale discorso all'80esima Assemblea generale dell'Onu. Uno sguardo, quello posato in maniera analitica sul suo viso e sulle sue movenze, che corrisponde precisamente a un trattato di fisiognomica politica.
E che rivaluta improvvisamente l'attendibilità del lombrosismo, del quale si potrebbe riconoscere a posteriori che se risultava imbevuto di troppi pregiudizi nei confronti dei comportamenti devianti dei poveri e del sottoproletariato, diventa una summa credibile e verosimile se applicata alla prossemica e all'estetica di gran parte delle élite trumpiste – il cui look, saltando di palo in frasca fantascientifica, si rivela uguale sputato a quello dei «Nuovi Padri Fondatori» del ciclo cinematografico distopico di The Purge - La notte del giudizio.
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donald trump assemblea generale onu 1
Ecco perché bisogna portare attenzione ai segni dei tempi, e alle espressioni facciali dei protagonisti di un establishment che ha deciso di propagandare a ogni piè sospinto una visione manichea e integralista, imbracciandola metaforicamente come una di quelle armi da fuoco automatiche che si possono liberamente comprare nel Paese (e che, concretamente e tragicamente, hanno tolto la vita anche al giovane leader di Turning Point).
Segni dei tempi come la scala mobile nel Palazzo di vetro che si è bloccata mentre salivano il presidente e la first lady, al pari dell'arresto temporaneo del "gobbo" elettronico, una sorta di rivolta della tecnica contro il padrino-padrone politico di Big Tech, verrebbe da dire.
volodymyr zelensky e donald trump a new york
E se il primo dei due incidenti ha fornito lo spunto per la sola nota ironica del suo discorso-fiume durato oltre un'ora (anziché i 25 minuti regolamentari), il secondo imprevisto è diventato immediatamente oggetto della sua ira e di una minaccia plateale all'operatore («Chiunque stia azionando questo teleprompter si trova in guai seri»).
[...]
Se i politici della modernità hanno per lungo tempo indossato una "maschera", e fatto ricorso al contegno (od ostentato forme di autocontrollo), per non mostrare le emozioni al pubblico e agli avversari, mantenendo in tal modo lo status di guide dei loro elettori, il populismo ha stravolto i codici comunicativi, disintermediando ed estremizzando la leadership anche nella mimica facciale e nella prossemica per lanciare il messaggio dell'autenticità e della condivisione dello stesso patrimonio di gestualità del "proprio popolo".
donald trump assemblea generale onu 3
Così, il capo della Casa Bianca è entrato "a muso duro" nel santuario dei passi felpati e degli instabili e complicatissimi equilibri diplomatici, esattamente come il proverbiale elefante nel negozio di cristalleria. Un Trump torvo e corrucciato al punto da sembrare a tratti somaticamente quasi trasfigurato, ha pronunciato un'autocelebrazione («Io sono bravo a fare previsioni, ho avuto ragione su tutto»), e una vera e propria requisitoria contro le Nazioni Unite, le politiche ecologiche e la tematica dell'emergenza climatica («La maggiore truffa mai messa in atto a livello globale»), spesso brandendo come una pistola il dito indice accusatorio.
Il viso del tycoon-presidente – il quale padroneggia profondamente, come noto, le regole della politica-spettacolo – rappresenta un incrocio tra un "libro aperto" e la messa in scena (mirata e propagandistica) dei suoi stati d'animo: un connubio così marcato che avrebbe fatto "felice" Johann Kaspar Lavater, il padre della fisiognomica pre-positivista.
donald trump alle nazioni unite
E se l'applicazione delle categorie del lombrosismo politico risuona alla stregua di un divertissement – o di un horror (come si potrebbe sostenere più appropriatamente a proposito dell'«America oggi») –, l'indiscutibile scientificità dei neuroni specchio potrebbe agevolmente sottolineare l'assoluta mancanza di empatia del Trump "marziano all'Onu".
Voluta e deliberata, per l'appunto, mentre sugli Usa soffia la tempesta fondamentalista di un millenarismo e di un misticismo politici che proclamano il Tempo della battaglia finale contro l'Anticristo.
donald trump assemblea generale onu 5
Con il presidente ovviamente campione delle forze del bene, e che, nonostante la missione piuttosto impegnativa, trova il tempo (un'altra tipologia temporale…) di speculare con le criptovalute, far licenziare o silenziare comici televisivi e insabbiare il dossier Epstein...
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