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FARI DA INCANTO - NON SOLO ALBERGHI DI LUSSO MA ANCHE CENTRI SPORTIVI E STRUTTURE DI RECUPERO: LA NUOVA VITA DELLE LANTERNE CHE LO STATO METTERA’ ALL’ASTA IN OTTOBRE

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FARO PUNTA CAVAZZI USTICAFARO PUNTA CAVAZZI USTICA

Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

 

La prima volta se ne parlò nel 1992. Al governo c’era Giuliano Amato e nelle liste pubblicate dai giornali, in realtà un po’ fantasiose, non c’era solo il mare ma anche la montagna, persino due vette illustri come le Tofane e il Cristallo. Da allora la gita al faro è diventa un classico per lo Stato italiano. Sempre con lo stesso obiettivo: vendere pezzi del patrimonio pubblico che non servono più e racimolare qualche soldo che invece serve sempre. Stavolta, però, c’è una novità.

 

FARO PUNTA IMPERATORE ISCHIAFARO PUNTA IMPERATORE ISCHIA

I fari potrebbero essere destinati non solo al turismo, per diventare alberghi di lusso come già è avvenuto in tanti Paesi del mondo creando una rete che, salvo un paio di eccezioni, ci ha tagliato fuori. Ma potrebbero avere anche una destinazione «sociale», come centri di formazione per attività sportive o come strutture di recupero per ragazzi in difficoltà. Per il momento è solo un’idea. Ma dovrebbe concretizzarsi dopo l’estate, quando sarà pubblicato il bando vero e proprio.

 

Ieri l’Agenzia del demanio, il ministero della Difesa e il Coni hanno presentato a Roma la nuova versione del progetto. Le strutture da mettere all’asta sono sempre quelle di cui si parla da anni: c’è il faro di Ustica, quello di Levanzo, quello di Ischia, ci sono i due fari all’isola del Giglio, e poi Capo Rizzuto, le Tremiti e altri ancora.

FARO SAN DOMINO TREMITIFARO SAN DOMINO TREMITI

 

Non saranno venduti ma dati in concessione per un periodo massimo di 50 anni. Come è nata l’idea di non pensare solo al turismo di lusso? Certo, bisogna cercare strade alternative visto che il mercato immobiliare è tra quelli più in difficoltà. Ma c’è anche altro. «Dal 10 di giugno — racconta Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio — il progetto è stato sottoposto a una consultazione pubblica (che si chiuderà il 10 agosto, ndr), raccogliendo i suggerimenti dei cittadini. Sono stati loro a segnalare questa possibilità. Hanno ragione».

 

FARO CAPEL ROSSO ISOLA DEL GIGLIOFARO CAPEL ROSSO ISOLA DEL GIGLIO

Nel bando che sarà pubblicato ad ottobre, tra i criteri per l’assegnazione degli immobili non sarà inserita soltanto l’offerta economica ma anche l’impatto sociale del progetto. Forse una voce non facile da valutare, specie rispetto ai soldi offerti per la concessione. Ma almeno ci si prova. Dall’inizio di giugno per gli 11 fari sono arrivate quasi 800 manifestazioni di interesse. Semplici sondaggi, non vere e proprie proposte di «acquisto». Ma potrebbe essere il segnale che stavolta le cose andranno meglio. Forse stavolta la cessione dei fari non sarà soltanto un titolo estivo. 
 

FARO CAPEL ROSSO ISOLA GIGLIO 1FARO CAPEL ROSSO ISOLA GIGLIO 1FARO SAN DOMINO 1FARO SAN DOMINO 1FARO CAPO MURRO DI PORCOFARO CAPO MURRO DI PORCO