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NO VAX? FUORI DAL CAX! - IL FIGLIO DI UNA COPPIA NO VAX TOSCANA VA A STUDIARE IN IRLANDA MA VIENE SUBITO RIMANDATO A CASA. LA FAMIGLIA OSPITANTE AVEVA RICHIESTO LA VACCINAZIONE ANTICOVID DEL RAGAZZO, NEGATA DAI GENITORI. I FAMILIARI DEL MINORENNE HANNO FATTO CAUSA ALLA FONDAZIONE INTERCULTURA MA HANNO PERSO - PER I GIUDICI DI AREZZO, L'ASSOCIAZIONE SI È COMPORTATA SECONDO CONTRATTO E LOGICA...

Vincenzo Brunelli per corrierefiorentino.corriere.it

 

NO VAX

Coppia toscana di genitori no vax perde la causa di risarcimento contro la fondazione Intercultura che, nell'autunno del 2021, dopo soli due mesi aveva interrotto il programma di studio all'estero del figlio: la famiglia irlandese ospitante aveva richiesto la vaccinazione anticovid del ragazzo che però era stata negata dai familiari del minorenne.

 

Non c'era obbligo di vaccinarsi, ma...

Per i giudici aretini l'associazione si è comportata secondo contratto e logica: «Non può sorprendere il comportamento dell'associazione e della famiglia ospitante tenuto conto del clima complessivo che si respirava in quel periodo». Non c'era l'obbligo di vaccinarsi nel contratto ma nemmeno si poteva imporre a una famiglia straniera di continuare ad ospitare un ragazzo non vaccinato.

 

L'associazione aveva provato anche a trovare una famiglia irlandese no vax in tempi brevi ma senza esito. I genitori dello studente toscano avevano richiesto all'associazione indietro i 16 mila euro spesi per inserire il figlio nel progetto di studi all'estero e 4 mila euro di risarcimento danni ma il giudice ha dato loro torto.

 

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La sentenza

L'associazione poteva concludere il contratto per emergenze sanitarie e non era costretta a trovare un'altra famiglia ma aveva il solo obbligo di provarci. Tra l'altro, secondo il Tribunale di Arezzo, non si doveva soltanto trovare una famiglia irlandese no vax come la coppia toscana ma anche una famiglia che avesse aderito al programma e dotata di tutte le autorizzazioni del ministero irlandese.

 

Circostanza che non si era verificata e il ragazzo partito a settembre del 2021 verso l'Irlanda dopo solo due mesi, sui 10 previsti, era stato costretto a rientrare in Italia.

 

Cosa è successo

Tutto inizia nel dicembre del 2020, a pochi giorni dall'avvio della campagna vaccinale anti Covid in Italia e in Europa, iniziata il 31 dicembre di quell'anno e che nei mesi successivi è andata avanti non senza polemiche, creando una vera spaccatura sociale tra vaccinati e no vax.

 

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I genitori del ragazzo toscano firmano il contratto e il 28 agosto del 2021 lo studente arriva in Irlanda ospite di una famiglia del posto, trovata dalla fondazione «Intercultura» che ha sede a Colle Val d'Elsa e si occupa di organizzare viaggi studio in tutto il mondo.

 

Quando la famiglia irlandese scopre che lui non è vaccinato...

A fine ottobre però la famiglia irlandese chiede al ragazzo se è vaccinato ma lui risponde di no. A quel punto viene richiesta ai genitori toscani l'autorizzazione a farlo vaccinare altrimenti non sarebbero più stati disponibili ad ospitarlo. L'autorizzazione non arriva.

 

A dicembre il ragazzo torna in Italia perché l'associazione nel frattempo dopo aver provato a parlare con la famiglia toscana e con quella irlandese e dopo aver cercato una diversa soluzione al problema, dichiara annullato il contratto.

 

La famiglia: «Abbiamo in casa persone anziane e fragili»

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La vicenda arriva in Tribunale dopo una negoziazione assistita tra le parti che non era approdata a nessun tipo di accordo e il giudice aretino ha dato torto alla famiglia toscana che non avrà indietro i soldi spesi né alcun tipo di risarcimento.

 

Agli atti del processo tra i vari documenti presentati dall'associazione c'è anche una mail della famiglia irlandese: «Non siamo un pronto soccorso d'emergenza che può ospitare una persona non vaccinata e abbiamo in casa persone anziane e fragili».