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Tiziana Paolocci per “il Giornale”
Una bambina piccola che fa sesso con altri due ragazzini. È agghiacciante il video finito all'attenzione dei carabinieri e della Procura presso il Tribunale dei Minori di Firenze.
Si tratta di un filmato, che circolava attraverso Whatsapp in alcune scuole medie ed elementari della provincia fiorentina, di dieci secondi. In quel lasso di tempo si vede una bambina, dall'apparente età di 10 anni, insieme ad altri due, poco più grandi, mentre qualcuno riprende la scena con un telefonino.
Una dirigente scolastica, come ha reso noto il Corriere Fiorentino, nei giorni scorsi ha intercettato il video e lo ha consegnato ai militari della locale stazione all'Arma e la Procura ha aperto un fascicolo. Dalle prime indagini sarebbe emerso che i protagonisti, con il viso riconoscibile, non sono del posto. La cosa più drammatica è la bambina che ride, come fosse un gioco e non si rendesse conto fino in fondo di quello che sta accadendo intorno a lei. O, ancora peggio, come se fosse talmente tanto abituata a quella situazione, da sentirsi a suo agio. La scena si svolge in un giardino, sullo sfondo si intravede per un attimo un paesaggio di mare e si sentono voci, dal marcato accanto romano.
È stata la mamma di un'alunna a notare quelle immagini allucinanti sul telefono della figlia e si è rivolta alla dirigente scolastica, che si è presentata ai carabinieri per la denuncia. Il fascicolo per il momento è contro ignoti e il filmato è stato acquisito dal magistrato.
I carabinieri hanno iniziato ad ascoltare gli studenti e cercheranno di risalire a chi per primo ha ricevuto quel video per cercare i protagonisti. Dalla Procura è arrivato un appello. «Invitiamo i genitori a controllare i telefoni dei figli - hanno chiesto dalla Procura per i minori - e a cancellare quel video oltre a segnalare alle forze dell'ordine da chi è arrivato».
Due giorni fa, invece, i militari di Castiglion Fibocchi (Arezzo) hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna nei confronti del romeno, nato nel 1998, residente ad Arezzo, condannato per aver costretto la dodicenne, conosciuta attraverso i social network, ad inviargli foto delle sue parti intime, minacciandola di diffondere i suoi dati personali se non avesse esaudito il suo desiderio.
Una volta ricevute le prime fotografie, il giovane ha alzato il tiro pretendendo l'invio di immagini sempre più spinte, altrimenti avrebbe pubblicato sul web già ricevute. La vicenda è iniziata nel 2015 ed è andata avanti per mesi finché la ragazzina non ha deciso di confidarsi con la madre che si è rivolta ai carabinieri. L'attività investigativa ha consentito di recuperare tutti i messaggi. L'arrestato dovrà scontare 4 anni e 6 mesi per i reati di tentata violenza sessuale aggravata e pornografia minorile aggravata.
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