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Estratto dell’articolo di Anna Piscopo per https://bari.repubblica.it
FILOMENA MASTROMARINO IN ARTE MALENA
“Tornare vergine è impossibile ma se potessi cambiare pelle, tornare indietro, farei esattamente il contrario di quello che ho fatto fino ad avere la sensazione di non essere mai stata toccata da nessuno”. Parole forti quelle di Malena che si racconta senza filtri e con la voce tremante in un’intervista televisiva trasmessa ieri sera durante “Storie di donna al bivio” su Rai due, condotto da Monica Setta. La decisione di dire addio al cinema hard ha suscitato nelle scorse settimane parecchio clamore.
Malena, nome d’arte di Filomena Mastromarino, è oggi una donna di quasi 42 anni. Pugliese, figlia unica, papà lontano (in America da oltre 15 anni), è cresciuta in una famiglia cattolica, “per un momento intorno ai 17 anni ho pensato anche di diventare suora”, racconta.
Malena ha parlato degli ultimi sette anni sotto i riflettori. Una vita da zero a cento: da agente immobiliare a pornostar tra le più famose e pagate (fino a 1000 euro a scena). Oltre cento uomini per una media di sette ore di sesso al giorno, “che se moltiplicate in ore di sesso naturale, penso che potrei restare altre dieci vite senza fare sesso”, afferma con ironia.
Ma oltre al sesso - l’hardcore - e alla fama c’è di più. Ci sono la famiglia e la voglia di avere accanto un uomo che la ami […] La scoperta del tumore ai polmoni (il primo dieci anni fa al seno) di cui è affetta sua madre l’ha riportata a casa.
“Se io potessi, per questo 2025 chiederei di riacquistare la mia purezza”, racconta Malena che si è detta in parte pentita della scelta di dedicarsi al porno perché, sottolinea, “non pensavo che penetrasse così dentro la mia persona; pensavo che rimanesse soltanto lavoro in realtà il sesso è una cosa molto delicata, molto intima. Per una donna le difficoltà ci sono, come quella di rapportarsi a un uomo o di diventare mamma”.
Malena ripercorre i momenti cruciali della sua vita e prova a spiegare il motivo alla base della scelta di diventare attrice hard, da cui poi la chiamata al re del porno Rocco Siffredi, suo maestro e mentore, e il volo per raggiungerlo a Budapest.
Aveva 33 anni ed era legata sentimentalmente a un uomo sposato con figli. “Io ero l’altra, l’amante, pensavo che questo mi potesse andar bene. Ma soltanto dopo mi sono resa conto che forse era quella vita, che mi stava stretta, ad avermi spinta verso il porno. È stata una sorta di sfida, una forma di trasgressione, di ribellione: Non posso essere tua quindi posso essere di tutti”.
È stato proprio quell’uomo ad accompagnarla in aeroporto, a Bari, dove ad aspettarla c’era il cugino e braccio destro di Siffredi, Gabriele Galetta, venuto a mancare a marzo 2020. “Quando ho visto Gabriele, l’ho sentito da subito come un padre a livello lavorativo. Mi ha spiegato che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata, che avrei detto addio alla mia privacy e che sarei diventata una star”. E così è stato. […]
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