cristiano cannarsa stefania ranzato guido crosetto

“FORNIVAMO PERSONALE IN SUB-APPALTO ALLA DEAS” - A PARLARE, DAVANTI AI PM DI ROMA, È CARMINE SALADINO, AMICO DEL MINISTRO CROSETTO - L’IMPRENDITORE DI MATICMIND (DA POCO USCITO DALLA COMPAGINE SOCIETARIA DI CUI FANNO PARTE IL FONDO CVC E CDP EQUITY) VIENE SENTITO A GENNAIO 2025 PER L’INDAGINE SULL’INCHIESTA SOGEI, IN CUI SONO INDAGATI IN CONCORSO PER TENTATO PECULATO L’AD DELLA SOCIETÀ DEL TESORO, CRISTIANO CANNARSA, E STEFANIA RANZATO, PROPRIETARIA DELLA DEAS, ATTIVA NEL CAMPO DELLA CYBERSICUREZZA - AI PM, SALADINO DÀ CONTO DELLA TRATTATIVA CON RANZATO PER LA POSSIBILE ACQUISIZIONE DELLA DEAS DA PARTE DI MATICMIND (RESTA IL MISTERO SU CHI GLI ABBIA SUGGERITO L’OPERAZIONE) - UN PROGETTO CHE ALLA FINE NON SI CONCRETIZZA E DIETRO CUI CI SONO MOLTE OMBRE – SALADINO, CHE HA AFFITTATO LA CASA AL MINISTRO CROSETTO, RIVELA CHE MATICMIND FORNI' PERSONALE IN SUBAPPALTO A DEAS. UNO SCAMBIO CHE DENOTA SOLIDI LEGAMI TRA I DUE GRUPPI…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Enrica Riera per “Domani”

 

CARMINE SALADINO

«Iorio una volta mi chiamò lamentandosi della nostra scarsa efficienza nel fornire risorse nella cybersecurity. Io parlando con la mia organizzazione tecnica ho poi scoperto che in realtà noi fornivamo soltanto del personale in sub-appalto a Deas, e quindi ho ritenuto che le sue lamentele dovessero esser indirizzate a Deas, controllando la chat che ho con Iorio vedo che questo avvenne il 10.04.24».

 

A parlare, davanti ai pm di Roma, è il manager, intimo amico del ministro della Difesa Guido Crosetto, Carmine Saladino.

 

guido crosetto foto di bacco (2)

L’imprenditore di Maticmind – da poco uscito dalla compagine societaria di cui fanno parte il fondo Cvc e Cdp Equity – viene sentito dagli inquirenti a gennaio 2025 come persona informata sui fatti nell’ambito degli sviluppi d’indagine sull’inchiesta Sogei, in cui sono indagati in concorso per tentato peculato l’ad della società del Tesoro, Cristiano Cannarsa, e la proprietaria dell’azienda Deas, attiva nel campo della cybersicurezza, Stefania Ranzato.

 

STEFANIA RANZATO - CRISTIANO CANNARSA

Ai magistrati della procura capitolina, Saladino dà conto - come anticipato dal Fatto - dei dettagli della trattativa intercorsa con Ranzato relativamente a una possibile acquisizione della Deas da parte di Maticmind.

 

Un progetto che alla fine non si concretizza e dietro alla cui genesi ci sono tuttora molte ombre. Di certo però l’imprenditore che ha affittato la casa al ministro Crosetto ai pm - scopre Domani - racconta un dettaglio che tale non è: rivela che Maticmind ha fornito personale in subappalto a Deas. Uno scambio commerciale che denota, dunque, solidi legami tra il colosso fondato dall’amico di Crosetto e la società che in nel giro di pochissimi anni ha macinato utili nella cybersicurezza.

 

CARMINE SALADINO

Resta poi ancora la domanda delle domande in questa storia che ha avuto un risvolto giudiziario: perché Saladino voleva acquisire la società dell’imprenditrice veneta? Ma soprattutto perché voleva farlo sebbene consapevole, sulla base delle parole dell’ex numero due di Sogei, Paolino Iorio, della sua «scarsa efficienza»? Davanti agli inquirenti Saladino menzionerà un motivo diverso, in relazione alla mancata acquisizione.

 

«La nostra valutazione per il 100 per cento delle quote di Deas era di circa 70 milioni di euro, la Ranzato invece riteneva che il valore di Deas si aggirasse intorno al 100 milioni di euro. La trattativa poi non andò in porto sia perché a nostro parere la valutazione di 70 milioni non era supportata dagli elementi economici di Deas, sia perché il gruppo ha preferito seguire altre strategie di acquisizione».

 

cristiano cannarsa foto di bacco (2)

Sulla carta, a ogni modo, la società di Ranzato è un vero e proprio gioiellino. Un piccolo impero da 20 milioni di fatturato e un altro di capitale sociale, che in breve tempo ha quadruplicato gli utili e fatto incetta di contratti e appalti d’oro. Non solo Sogei, ma anche Consip, Banca d’Italia, ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. L’elenco dei big con cui l’imprenditrice ha fatto affari è lungo. Tra i “clienti” anche (e soprattutto) la Marina Militare, che fa capo al dicastero di Guido Crosetto.

 

Considerati gli affari a gonfie vele, perché, dunque, non capitalizzare vendendo l’azienda a qualche società di Stato? Obiettivo mai centrato. Questo giornale ha scritto delle trattative fallite con Leonardo e con Fincantieri. Ma anche dell’interlocuzione che, come detto, Deas ha intrattenuto con Maticmind.

CARMINE SALADINO

 

E così torniamo alle domande che ruotano intorno alla trattativa “misteriosa”. Chi ha messo in contatto Stefania Ranzato con quella di Saladino? Secondo un’intercettazione del 18 giugno 2024 a carico di Antonio Masala, l’ufficiale della Marina, indagato nell’inchiesta Sogei, fu Cristiano Cannarsa, a caldeggiare l’acquisizione di Deas da parte di Maticmind.

 

Un fatto che giovedì 22 maggio Cannarsa ha escluso nel corso dell’interrogatorio davanti ai magistrati. E anche Saladino, nel verbale di quattro mesi fa, ha confermato la versione del numero uno della società del Mef.

 

stefania ranzato

«Conosco la società Deas perché Maticmind, nell'ottica di espandersi, aveva sondato la possibilità di acquisire la società (...) L'idea di valutare un possibile acquisto di Deas è venuta a me», dice Saladino a verbale.

 

Davanti agli inquirenti, il manager legato a Crosetto risponde inoltre alle domande sui suoi rapporti con Ranzato. Come e perché conosce l’imprenditrice? Nonostante l’acquisizione “sfumata”, oggi la frequenta? La risposta a quest’ultima domanda è positiva: «Mi sento ancora con la Ranzato, però soltanto a titolo personale».

 

stefania ranzato

Al primo quesito invece Saladino sembra rispondere in modo vago: «Conosco la società Deas e conosco la signora Stefania Ranzato che ritengo sia la proprietaria della società, non so dire se sia anche la legale rappresentante», chiosa Saladino. Che continua: «Conosco la società Deas perché Maticmind (...) aveva sondato la possibilità di acquisire la società Deas che fa sistemi e prodotti di cibersecurity, principalmente nel settore della Difesa (...) Ci sono stati diversi incontri con la Ranzato, anche a due, durante i quali è emersa la possibilità di un accordo».

 

Le ambizioni di Ranzato, tuttavia, non si sono fermate alla sicurezza informatica. Domani ha già raccontato che l’imprenditrice era interessata al salto nel mondo dell’informazione: «Potrei prendere un giornale, certo», confermava a questo quotidiano. Ci andò vicina trattando l’acquisto del blog Sassate.it, fondato da Guido Paglia, giornalista con una storia di destra estrema e amico, al pari di Saladino, di Guido Crosetto. Chi li ha messi in contatto? Lo stesso Paglia a Domani rispose di voler tutelare la propria fonte.

Così il mistero sulle trattative (sia quella con Saladino sia quella con Paglia) resta. […]