spagna calcio giovanile rissa

GENITORI ALL’ULTIMO STADIO - FULVIO ABBATE SCOTENNA I PADRI OTTUSI CHE LITIGANO DURANTE LE PARTITE DI CALCIO DEI FIGLI: “SONO CONVINTI DI AFFERMARE LA PROPRIA, DOVEROSA, SUPREMAZIA RIONALE, SULLA PELLE E LA MAGLIA DEL PROPRIO INCOLPEVOLE PULCINO. MI SEMBRA DI SENTIRE ANCORA ADESSO LE URLA A BORDO CAMPO DEL PADRE DI UN AMICO DEI MIEI SEDICI ANNI, UN PAPÀ CAMPIONE NEL MALEDIRE L’INTERO MONDO, COLPEVOLE DI…”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Fulvio Abbate per il “Corriere dello Sport”

 

FULVIO ABBATE

Il campo di calcio è, forse, polveriera e insieme bacillario del peggiore orgoglio genitoriale, dove certi padri, convinti di affermare la propria, doverosa, supremazia rionale, sulla pelle e la maglia del proprio davvero incolpevole pulcino, “santifica”, a suo modo, la domenica cercando esattamente il corpo a corpo con un altro genitore ancora, non prima di averlo coperto di insulti, così e basta.

 

E' questa storia antica che coincide con la soddisfazione stessa d’essere ottusamente papà: "Mè fioeu, Mè fioeu...", pretendono lassù al Nord, “Mi’ fijo, mi’ fijo…”, dicono a Roma, “Me figghiu, me figghiu…”, pronunciano più giù, nell’ideale ottuso gemellaggio della conclamata imbecillità familiare. Lascia perdere le ragioni specifiche, non fare caso al ragazzo da cui potrebbe essere venuta la spinta o il calcio di troppo, in questo genere di cose infatti è il sentimento rionale, tribale, bestiale che si afferma sul resto.

SPAGNA CALCIO GIOVANILE RISSA

 

Nei giorni scorsi è accaduto a Firenze, ma è storia d’ogni luogo, spiazzo e campetto; tuttavia, nello specifico, va riservato un plauso ai dirigenti che hanno deciso di interrompere la partita, proponendo - pia illusione? - di far giocare di nuovo la gara del campionato esordienti, ma a porte chiuse, in assenza degli immondi genitori, spediti nel frattempo a rieducarsi.

 

La scorsa domenica mattina, su un campo sportivo di Firenze, c'erano - classe 2006 - a contendersi la palla l'Affrico e la Cattolica Virtus. Sia detto per doveroso inciso, allenatore e direttore della scuola calcio dell'Affrico è Giovanni Galli, l'ex portiere di Fiorentina, Milan, Napoli e Nazionale italiana.

 

Ed è stato proprio questi a dire subito di no, interrompendo la partita dopo avere trovato consonanza etica nel collega allenatore. Basterà? Il presidente degli arbitri italiani, Marcello Nicchi, fa sapere d’essere “molto preoccupato per quello che accade sui campi del settore giovanile. Genitori che si azzuffano in una partita di calcio a nove, con partita sospesa e i ragazzi che chiedevano di mandarli via pur di continuare a giocare”.

 

giovanni galli

Ecco, sì, potrebbe essere proprio questa l'esilio esemplare da offrire all’ottuso genitore attaccabrighe, tuttavia nella quasi certezza che ogni antidoto a simili orrori dovrebbe scalfire la corteccia mentale, più impenetrabile di un grande rettile, appunto, del presunto orgoglio paterno.

 

Mi sembra di sentire ancora adesso le urla a bordo campo del padre di un amico dei miei sedici anni, un papà campione nel maledire l’intero mondo, colpevole di non aver passato la palla al figlio, di più, al Figlio che, certamente, una volta grande, accompagnando a sua volta il proprio pulcino avrebbe perpetrato lo stesso costume, lo stesso ululato, così fino alla consumazione dei secoli e delle scarpette. Non vorrei essere troppo ottimista, ma forse quel papà sta ancora lì, attaccato alla ringhiera a schiumare rabbia in nome della Famiglia, della Prole. Qualcuno lo tiri giù, grazie.