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IL FUOCO È CESSATO E A GAZA TORNANO A COMANDARE I TERRORISTI – I MILIZIANI DI HAMAS SONO USCITI DAI TUNNEL E AVVIANO LE PURGHE E GLI OMICIDI DEI MEMBRI DEI CLAN RIVALI: IERI SONO MORTE 27 PERSONE IN UNO SCONTRO A FUOCO CON IL GRUPPO DEI DOGMUSH, ACCUSATI DI AVER COLLABORATO CON ISRAELE – SOSTENUTI DALLA POPOLAZIONE, I TERRORISTI HANNO RIPRESO IL COMANDO DELLA STRADA, CAMBIANDO NOME IN “FORZE DI SICUREZZA”: SUPERVISIONANO IL PASSAGGIO DEGLI SFOLLATI E PUNTANO A IMPOSSESSARSI DELL’ENORME MOLE DI AIUTI IN ARRIVO...
As the IDF withdraws, armed Hamas-run police are back on the streets for the cameras. pic.twitter.com/tT2grqpty3
— Trent Murray (@trent_murray) October 11, 2025
Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/10/13/news/scontri_hamas_israele_ghf_clan-424908831/
miliziani di hamas riappaiono per le strade di gaza
Hamas non ha perso tempo. La resa dei conti con i gruppi rivali, con i clan che si sono presi pezzi di territorio durante il conflitto, con chiunque ha collaborato, o è sospettato di aver collaborato, con l'esercito israeliano, è cominciata. Nel sangue.
Solo ieri 27 morti nel più violento scontro a fuoco da quando è stata dichiarata la tregua: da una parte 300 miliziani di Hamas, a volto coperto, in pugno i fucili d'assalto che fino a una settimana fa puntavano contro i soldati di Israele; dall'altra gli uomini del potente clan Doghmush, anch'essi armati fino ai denti.
miliziani di hamas sparano a un uomo per strada a gaza
Teatro dello scontro: il quartiere di Tel al-Hawa, Gaza City. Nei pressi dell'ex ospedale giordano, divenuto rifugio e roccaforte dei Doghmush sfollati dalla zona bombardata di al-Sabra, i proiettili volavano ovunque, la gente scappava e si riparava tra le macerie. Di nuovo il panico. E il primo, robusto, segnale di quel che può accadere nell'anarchia del day after.
Lo scambio di accuse che ha provocato l'assalto lascia il tempo che trova, più interessante leggere come il ministero dell'Interno di Gaza valuta l'accaduto.
miliziani di hamas riappaiono per le strade a gaza 1
«Qualsiasi attività armata al di fuori del quadro della resistenza sarà affrontata con fermezza», dicono i funzionari dal ministero, che chiamano quelli di Hamas «le nostre forze», e la strage «ripristino dell'ordine». […]
Non è la prima volta che Hamas e i Doghmush si ammazzano a vicenda. È accaduto anche subito dopo l'annuncio del cessate il fuoco, a seguito dell'accordo siglato a Sharm el-Sheikh.
I Doghmush sono uno dei clan più numerosi, ricchi ed equipaggiati: quando nel 2007 Hamas prese il potere a Gaza con la violenza (uccise almeno 700 membri dell'apparato di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese e del partito Fatah), alcuni componenti si unirono alle Brigate al Qassam, ma il resto della famiglia Doghmush si mise contro gli islamisti, cosa che costò loro la perdita di dieci parenti.
[…] I clan ora vanno cercando vendetta nel momento del grande caos, e Hamas lo sa.
I miliziani sono usciti dai tunnel e hanno ripreso la strada. A volto coperto, con i giubbotti antiproiettili, sono comparsi agli incroci più trafficati, supervisionano il ritorno a nord degli sfollati, presidiano gli ingressi dei campi.
Si sono piazzati a Gaza City, Jabalia, Khan Younis. «Almeno 7 mile forze di sicurezza, che includono l'intelligence militare e la polizia interna, sono stati mobilitati da Hamas appena si è capito che ci sarebbe stata la tregua», ha detto una fonte del movimento alla Bbc.
La missione non è solo farsi vedere dalla popolazione di Gaza […]. È una campagna ordinata per trovare e punire chi, durante la guerra, stava dalla parte dei soldati israeliani, pur senza ammetterlo: le forze popolari del beduino Yasser Abu Shabab, stanziati a est nel governatorato di Rafah, zona che è stata ed è tuttora sotto il controllo delle Israeli defense forces (Idf); la gang di Ashraf al-Mansi a Beit Lahia, acquartierata nel perimetro dell'ospedale indonesiano evacuato; la banda di Hossam al-Astal a Khan Younis.
[…]
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