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Giuseppe De Lorenzo Marco Vassallo per www.ilgiornale.it
“Volete della cocaina, giusto?”. Chiaro, semplice e alla luce del neon. È venerdì sera e ci troviamo al Muccassassina, una della storiche serate di Roma.
Lo stesso locale che frequentavano Marco Prato e Manuel Foffo. È passata appena una settimana dall'omicidio che ha sconvolto la Capitale e la comunità omosessuale romana. Eppure nulla, o troppo poco, sembra essere cambiato. Al Qube, locale che ospita l'evento, saliamo fino al terzo piano, il più trasgressivo (guarda il video). "Lì troverai il mondo del chill-out” - racconta un omosessuale che chiede l'anonimato - uno spaccato del divertimento romano a base di droga e sesso".
Arriviamo al locale poco dopo la mezzanotte. Braccialetto ai polsi, timbro sulla mano e siamo nel privé. Ci sediamo sul primo divanetto libero, accanto a noi un ragazzo è chiaramente in stato di incoscienza. Le telecamere di Porta a Porta riprendono la serata, eppure basta chiedere per ottenere la cocaina. Un ragazzo si offre di fare da intermediario. Ma ad una condizione: “Voglio un tiro anche io”. Nel tanfo dei servizi igienici prepara le strisce di coca e se ne sniffa una. Vorrebbe vedere farlo anche a noi. Qui è normale chiudersi in quattro o cinque in due metri quadri di servizi igienici per "ravvivare la serata".
Le stesse cose si ripetono, di locale in locale. Di serata in serata. Droga, effusioni occasionali, rapporti sessuali e promiscuità. Sabato notte paghiamo un ingresso al Planet, noto locale nel quartiere Ostiense. Il giro di droga è lo stesso e nemmeno i pusher sono cambiati. Presidiano un angolo della discoteca, indisturbati. Cambia solo il prezzo: 50 euro, invece di 30, per qualche grammo di coca. Lo sballo non è cosa per tasche vuote. Nello stesso angolo buio si susseguono decine di scambi. Una mano passa i soldi, l'altra consegna la cocaina.
È evidente come il traffico di stupefacenti sia ben conosciuto e, soprattutto, tollerato. I killer di Varani erano soliti chiudere il sabato sera con l'after hour al "Frutta e Verdura", un club indicato da molti come un luogo dove va "gente deviata". I controlli di sicurezza sembrano essere maggiori, eppure insieme a noi entrano gli stessi spacciatori delle due serate precedenti. “Sapete che cosa c'è lì dentro? - ci avvisa il buttafuori all'ingresso - Sapete che cosa potete trovare?”. Di tutto. Dark room per il sesso "al buio", trans e promiscuità. E soprattutto tanta droga. Oltre alla coca, anche un particolare stupefacente chiamato "il g". Si tratta del ghb: quando proviamo a comprarlo ci chiedono 120 euro per una boccetta. Tanto, ma aumenta il desiderio sessuale. Per questo è molto ricercato.
I 1800 euro di cocaina consumati dai killer nella drammatica serata della morte di Luca Varani non possono stupire. “A Roma è tutto alla portata di mano", spiega un ragazzo. "Se vi chiedono di praticare sevizie - aggiunge - non stupitevi: qui il cocktail di sesso e droga porta alla violenza". Queste erano, e sono tutt'ora, le serate di Marco Prato e Manuel Foffo. Star di quelle notti romane in cui la droga è facile da trovare e lo sballo è dietro l'angolo.
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