folla di pellegrini nel gange

LA SALUTE BUTTATA AL FIUME - IN INDIA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PELLEGRINI INDÙ SI LANCIANO NEL GANGE PER IL TRADIZIONALE BAGNO PURIFICATORE, ALLA FACCIA DELL'ONDATA DI COVID CHE HA FATTO DIVENTARE IL PAESE IL SECONDO PIÙ COLPITO AL MONDO - QUASI UN MILIONE DI DEVOTI ACCORSI PER IL FESTIVAL, AMMASSATI E SENZA MASCHERINA - PERSINO IL PREMIER MODI STA TENENDO COMIZI DAVANTI A SUPPORTER SCHIACCIATI UNO SULL’ALTRO - IL GOVERNO HA BLOCCATO L'EXPORT DI VACCINI: COSÌ DA FORNITORE È DIVENTATO CONCORRENTE DELL'EUROPA...

 

 

Alessandra Muglia per www.corriere.it

 

pellegrini ammassati nel gange

Arrivano immagini impressionanti dal Kumbha Mela, il più grande pellegrinaggio al mondo che il Covid non ha fermato: sono centinaia di migliaia i pellegrini indù confluiti ad Haridwar, nel nord dell’India, per il tradizionale bagno purificatore nel Gange.

 

pellegrini nel gange

Si immergono in massa nelle acque del fiume sacro per gli indù senza nessuna precauzione, malgrado l’ondata record di casi che sta azzannando l’India, diventato il secondo Paese al mondo più toccato dal virus.

 

pellegrini indiani nel gange

Su quasi un milione di devoti accorsi per il festival, quasi nessuno rispetta il distanziamento e indossa la mascherina. Nei controlli a campione ne sono risultati positivi al Covid almeno un centinaio, riferiscono i media locali. E per domani, mercoledì, tra le date clou della rassegna, sono attesi altre centinaia di migliaia di persone.

 

modi saluta la folla ammassata

Al di là del Kumbha Mela, quasi tutti i giorni altre folle si ammassano in comizi politici per le elezioni in corso in cinque stati chiave del Paese. Lo stesso premier Narendra Modi e il suo braccio destro, il potente ministro dell’Interno Amit Shah, continuano a postare sui social immagini di raduni oceanici di supporter pigiati uno sull’altro senza mascherina.

 

indiani ammassati

Nel pieno della nuova ondata l’India registra il doppio dei casi di Stati Uniti e Brasile, gli altri due Paesi più colpiti della pandemia. Davanti a questa crescita esponenziale delle infezioni (dai 10 mila casi di inizio febbraio agli attuali 170 mila) il governo di New Delhi sta provando ad accelerare la campagna di vaccinazione, una delle più grandi e complesse al mondo: finora ha somministrato alla sua popolazione oltre 106 milioni di dosi, ma in un Paese da 1,3 miliardi di persone l’immunità di gregge è ancora lontana.

 

il premier modi durante un comizio

Per arrivare al traguardo, il governo ha sospeso nelle ultime settimane le esportazioni all’estero dei vaccini «made in India» (il Paese ha finora venduto all’estero oltre 54,6 milioni di dosi, per lo più AstraZeneca, e ne ha donate oltre 10 milioni), e ora ha deciso di accelerare l’iter delle autorizzazioni per l’uso di emergenza di vaccini stranieri già approvati dall’americana Food and Drug Administration, dall’Ema, dll’Oms, e altri enti, britannici e giapponesi: non servirà più condurre test in loco prima dell’approvazione, basterà dopo osservare per una settimana i primi cento destinatari dei vaccini stranieri autorizzati.

 

folla di pellegrini nel gange

New Delhi ha così preparato la strada all’importazione di dosi di Pfizer, Johnson & Johnson e Moderna, diventando - da fornitore che era - un concorrente dell’Europa nella corsa all’accaparramento di fiale anti Covid.

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