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IL GARANTE DELLA PRIVACY OBBLIGA NETFLIX A RIMUOVERE, DAL DOCUMENTARIO “IL CASO YARA. OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO”, GLI AUDIO DEI MESSAGGI DELLA MAMMA A YARA E DELLE CONVERSAZIONI TRA I GENITORI DELLA RAGAZZA SCOMPARSA: SI TRATTA DI 24 FILE NEL PRIMO EPISODIO, 19 NEL SECONDO, 3 NEL TERZO - IL RECLAMO PARLA DI FRASI INTERCETTATE “DURANTE LA FASE DELLE INDAGINI E MAI UTILIZZATI NEL CORSO DEL PROCESSO” - I PRODUTTORI (CHE HANNO 30 GIORNI PER L’APPELLO) SI APPELLANO ALLA “LEGITTIMA ESPRESSIONE DEL DIRITTO DI CRONACA”
Estratto dell’articolo del "Corriere della Sera"
la serie netflix su yara gambirasio
«È il minimo che potessero fare, visto il grande dolore causato ai genitori di Yara». Così Andrea Pezzotta, avvocato dei genitori della ragazzina di Brembate Sopra rapita e uccisa 15 anni fa, commenta la decisione del Garante della privacy per il documentario di Netflix «Il caso Yara – oltre ogni ragionevole dubbio», che blocca la diffusione degli audio dei messaggi della mamma Maura alla figlia scomparsa e delle conversazioni tra i genitori: 24 file nel primo episodio, 19 nel secondo, 3 nel terzo. Il reclamo parla di frasi intercettate «durante la fase delle indagini e mai utilizzati nel corso del processo». I produttori (che hanno 30 giorni per l’appello) si appellano alla «legittima espressione del diritto di cronaca». […] il documentario è ancora trasmesso in modo integrale.
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