putin gergiev

GERGIEV GIÙ DALLA SCALA – DOMANI O DOPODOMANI ANCHE MILANO CACCERÀ IL MAESTRO RUSSO, SOSTENITORE DI PUTIN, FIRMATARIO DI UN DOCUMENTO A FAVORE DELL’INVASIONE DELLA CRIMEA E SUPPORTER DELLA LEGGE ANTI-GAY DELLO ZAR DEL CREMLINO – ORA C’È DA DECIDERE CHE FARE PER LE PROSSIME RECITE DELLA “DAMA DI PICCHE”. NELL’OPERA, IN LINGUA RUSSA, SI VEDONO RAGAZZI CON MITRA IN MANO CHE ESCLAMANO: “LA PATRIA SALVEREMO” - VIDEO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”

 

VALERY GERGIEV

Una volta tanto il mondo della Cultura esce dal suo umbratile salottino per ricollocare le arti e anche l'intrattenimento («Eurovision») nel mondo della vita. Il «caso Gergiev», ovvero il rifiuto da parte dei teatri di tutti i Paesi democratici di far dirigere il maestro russo sostenitore di Putin, firmatario di un documento a favore dell'invasione della Crimea, supporter della legge anti-gay, è solo la prima «sanzione» per far sentire la Russia di Putin culturalmente isolata.

 

La Carnegie Hall e i Wiener lo hanno già rispedito a casa; lo stesso la Filarmonica di Monaco (sarà defenestrato oggi) e Rotterdam, mentre Londra ha già chiuso i rapporti con il Bolshoi.

protesta contro valery gergiev a londra trafalgar square 11 maggio 2014.

 

Anche la Scala, dove ieri c'è stato un minuto di silenzio per le vittime della guerra, domani o dopo annuncerà che non c'è stata risposta da parte di Gergiev alla lettera del sindaco Giuseppe Sala, che gli chiedeva di condannare l'invasione dell'Ucraina (non di abiurare il passato) e procederà con l'indicazione di un nuovo direttore per le prossime recite della Dama di picche (l'opera è in russo, nel primo atto si vedono ragazzi russi con mitra in mano che esclamano: «La patria salveremo»). Chi ha preso distacco con la guerra è Anna Netrebko: «Io mi oppongo a questa guerra», ma «non sono d'accordo a forzare artisti a dichiarazioni pubbliche».

 

Valerij Gergiev Teatro Mariinskij

E l'altra sera, nella recita della «Thais», il mezzosoprano ucraino Valentina Pluzhnikova è uscita in lacrime sul palco avvolta dalla bandiera Ucraina e abbracciata dalla protagonista, la lettone Marina Rebeka. Anche nell'arte la condanna è unanime. «Condanniamo la brutale invasione russa di un Paese europeo sovrano, esprimiamo preoccupazione per il patrimonio culturale in Ucraina e applaudiamo ai russi che si oppongono ai leader politici», ha dichiarato Sneka Quaedvlieg-Mihailovi, Segretario di Europa Nostra.

 

ANNA NETREBKO 7

Alla Biennale di Venezia, ad aprile, sono previsti un padiglione russo e uno ucraino. Lo staff del padiglione ucraino ha dichiarato che «attualmente non sono più in grado di continuare il lavoro». Difficile pensare a un padiglione russo aperto. Mentre «la Biennale - afferma il presidente Roberto Cicutto -, invoca la pace e ripudia fermamente ogni forma di guerra e di violenza, confermandosi luogo del dialogo». Dopo l'occupazione di Praga da parte dell'Unione Sovietica, il padiglione della Cecoslovacchia espose questo cartello: «Chiuso per motivi tecnici. Informazioni al padiglione sovietico».

PUTIN GERGIEVprotesta contro valery gergiev a londra trafalgar square 11 maggio 2014Valery Gergievsoci onorari filarmonica della scalaprotesta contro valery gergiev a londra trafalgar square 11 maggio 2014. valery gergiev nel programma della scala PUTIN GERGIEVcodice etico scala