russia swift

È DECISO: ALCUNE BANCHE RUSSE SARANNO ESPULSE DAL SISTEMA SWIFT E NO POTRANNO OPERARE IN TUTTO IL MONDO – UE, USA, GRAN BRETAGNA E CANADA VARANO NUOVE SANZIONI CONTRO PUTIN - SARANNO CONGELATI ANCHE GLI ATTIVI DELLA BANCA CENTRALE DI MOSCA, E L’UE PROMETTE DI MISURE ANCHE CONTRO GLI OLIGARCHI– CHE EFFETTO AVRÀ L’USCITA DAL SISTEMA DI PAGAMENTI INTERNAZIONALI PER L’ITALIA?

Da www.ilsole24ore.com

 

sede swift a bruxelles

Nuove, pesanti sanzioni, decise in serata dall’Unione europea in coordinamento con Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada, contro la Russia.

 

Le ha annunciate la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. «In primo luogo - ha annunciato - ci impegniamo a garantire che un certo numero di banche russe siano rimosse da Swift. Ciò impedirà loro di operare in tutto il mondo e bloccherà efficacemente le esportazioni e le importazioni russe».

 

«In secondo luogo - ha twittato - congeleremo gli attivi della Banca centrale della Russia. Questo bloccherà le sue transazioni. E renderà impossibile alla Banca Centrale di liquidare i suoi asset. E infine, lavoreremo per proibire agli oligarchi russi di utilizzare i loro beni finanziari sui nostri mercati. Putin ha intrapreso un percorso che mira a distruggere l’Ucraina. Ma quello che sta facendo, in realtà, è anche distruggere il futuro del suo stesso paese», ha conncluso von der Leyen.

ursula von der leyen

 

L’Ue, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e il Canada si «impegnano ad agire contro gli individui e le entità che facilitano la guerra in Ucraina. In particolare si impegnano a prendere misure per mettere fine al procedura che consente ai ricchi russi legati a Mosca di diventare cittadini dei nostri paesi e guadagnare accesso ai nostri sistemi finanziari» tramite i cosiddetti «passaporti d’oro». È quanto si legge in una nota congiunta.

vladimir putin

 

È dunque arrivata la nuova stretta contro la Russia, preannunciata nel pomeriggio dalla svolta della Germania, il Paese finora più cauto, che ha aperto nel giro di poche ore all’invio di armamenti a Kiev e all’espulsione delle banche russe dal sistema internazionale di pagamenti Swift.

 

Berlino ha comunicato che fornirà 1.000 armi anticarro e 500 missili Stinger all’Ucraina. Olaf Scholz, in un comunicato della cancelleria che dà notizia della svolta sulla consegna delle armi, ha così giustificato la decisione: «L’attacco russo all’Ucraina segna una svolta. Minaccia il nostro intero ordine del dopoguerra. In questa situazione è nostro dovere sostenere l’Ucraina contro l’armata russa che sta invadendo il paese sotto al guida di Putin. La Germania è vicina, al fianco dell’Ucraina».

espulsione russia dallo swift

Formalmente, le armi transiteranno e saranno esportate dall’Olanda, in quanto la costituzione tedesca vieta la fonritura di armamenti a paesi in stato di guerra.

 

Ue prepara l’espulsione di Mosca dal sistema Swift

In questo contesto, forte anche della svolta tedesca, l’Europa si prepara ad attuare l’espulsione delle banche russe dal sistema internazionale di comunicazione interbancaria Swift. La decisione sulla madre di tutte le sanzioni potrebbe arrivare nelle prossime ore. È in programma domani alle 18 un vertice in formato virtuale dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea per discutere priprio delle nuove sanzioni alla Russia, sul tavolo anche il tema dello Swift.

SISTEMA SWIFT

 

Tutti i segnali, quindi, convergono: non ultimo l’appoggio arrivato dall’Italia, con il presidente Draghi che ha sciolto le riserve dei giorni scorsi e si è detto favorevole alla misura, durante un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, assediato a Kiev dalle armate russe.

 

In queste ore la Banca centrale europea e la Commissione europea stanno valutando l’impatto che tale mossa avrà sull’economia interna, per consentire agli Stati membri di prendere una decisione sulla misura, che appare ormai scontata.

 

Anche la Germania è favorevole

Con il passare dei giorni l’opposizione alla misura è diminuita, con Francia, Italia e da ultimo anche Cipro - Paese che ospita ingenti patrimoni russi - che si sono dette favorevoli. Anche l’Ungheria ha dichiarato di «non aver nulla in contrario».

espulsione russia dallo swift

 

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Ascoltalo ora

Nella giornata di sabato sono cadute anche le resistenze della Germania, che non aveva ancora approvato pubblicamente questa idea. Il pressing degli alleati si è fatto sentire e alla fine anche Berlino - secondo una fonte dell’Eliseo interpellata dall’agenzia Reuters nessun governo Ue - sarebbe pronto ad approvare la decisione.

SISTEMA SWIFT RUSSIA

 

La conferma arriva anche in forma diretta, con la ministra degli Esteri di Berlino Annalena Baerbock che ha assicurato, in un comunicato congiunto con il ministro dell’economia, che «la Germania lavora per escludere la Russia dal sistema Swift».

 

missile colpisce un palazzo di kiev

«Stiamo lavorando urgentemente su come limitare i danni collaterali dell’esclusione da Swift (delle banche russe, ndr), in modo tale che colpisca le persone giuste. Ciò di cui abbiamo bisogno è una restrizione mirata e funzionale di Swift», si legge nel comunicato congiunto firmato dalla ministra degli esteri Annalena Baerbock e dal ministro dell’economia tedesco Robert Habeck.

 

Bloccare Mosca dal sistema richiede l’unanimità tra i 27 paesi dell’Unione Europea. Le pressioni per una decisione comune aumentano, anche alla luce del fatto che le sanzioni varate fino ad oggi non hanno dissuaso il presidente russo Vladimir Putin dal continuare le sue azioni aggressive contro l’Ucraina.

 

esplosione gasdotto kharkiv 2

Mosca minaccia di nazionalizzare le proprietà occidentali

La rete interbancaria Swift permette lo scambio di informazioni per la gestione di transazioni finanziarie tra oltre 11mila istituzioni e aziende, ed è fondamentale per accedere al sistema finanziario globale.

 

Putin e la Russia ne sono consapevoli, tanto che sono già passate al contrattacco minacciando, in caso di esplusione delle banche russe dal sistema Swift, di «nazionalizzare le proprietà presenti in Russia riconducibili a persone registrate negli Usa, nell’Ue e in altre giurisdizioni, tra cui Paesi del mondo anglosassone».

 

Anche l’Inghilterra è favorevole

Il riferimento esplicito all’Inghilterra non è un caso. Il premier britannico Boris Johnson si è unito oggi alla richiesta per lo stop alla partecipazione russa a Swift. In un tweet Johnson ha scritto: «Chiediamo la fine del coinvolgimento russo in Swift».

 

SISTEMA SWIFT

Posizione in sintonia con quella che si registra sull’altra sponda dell’Oceano atlantico. L’amministrazione Biden e la Fed fanno sapere di essere in contatto per discutere la possibile espulsione della Russia da Swift e i suoi effetti sull’economia americana, dopo che ieri gli Stati Uniti hanno deciso di accodarsi all’Unione Europea e congelare gli asset di Putin, Lavrov e di altri oligarchi russi.

esplosione gasdotto kharkiv 4