giandavide de pau

"GIANDAVIDE DE PAU È UN SERIAL KILLER LUCIDO E VIOLENTO" - È PER QUESTO CHE I PM HANNO CHIESTO L'ERGASTOLO NEI CONFRONTI DELL'UOMO CHE, NEL 2022 A ROMA, HA UCCISO TRE PROSTITUTE - DE PAU, EX AUTISTA DEL BOSS MICHELE SENESE, DICEVA AGLI AMICI: "VOGLIO COSTRUIRE IL MECCANISMO DEL DOTTOR SZELL" (IL CRIMINALE NAZISTA CHE, NEL FILM 'IL MARATONETA', UCCIDEVA LE VITTIME CON UN COLTELLO RETRATTILE)" - I MESSAGGI TRA IL KILLER UN CONOSCENTE SOPRANNOMINATO "DOBERMANN": "FACCIO COME DONATO BILANCIA" - LE 48 ORE A BASE DI ALCOL E DROGA PRIMA DEGLI OMICIDI E I DUE GIORNI DI FUGA...

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Estratto dell’articolo di Andrea Ossino e Ettore Saladini per “la Repubblica – Edizione Roma”

 

giandavide de pau

"Un serial killer lucido, un soggetto violento in cui albergavano pensieri violenti nei confronti delle vittime". Che la mattina del 17 novembre 2022, a Prati, ha agito con "un livello di atrocità e violenza estrema", uccidendo tre donne in poche ore. Per questo motivo Giandavide De Pau deve trascorrere la vita in carcere. O almeno è questo che ritengono i pm di Roma: questa mattina hanno chiesto che il 54enne venga condannato all’ergastolo, isolato dal resto dei detenuti per tre anni.

 

Un delitto cruento e premeditato, secondo le accuse. Perché De Pau aveva organizzato ogni cosa. "Voglio costruire il meccanismo del dottor Szell, diceva al telefono riferendosi al criminale nazista antagonista del film Il maratoneta con Dustin Hoffman, in cui il protagonista uccide le persone in maniera repentina e feroce con un coltello retrattile", ha detto il pm in aula.

 

GIANDAVIDE DE PAU IN VIA RIBOTY RIPRESO DALLE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA

Non solo: ancora, "voleva fare come Donato Bilancia”, il serial killer condannato a 13 ergastoli per 17 omicidi, alcuni ai danni di prostitute, tra il 1997 e il 1998 in Liguria e Piemonte. Anche qui confidenza fatta su WhatsApp, nel luglio 2022, al suo amico, tale Dobermann. [...]

 

De Pau, ex autista del boss Michele Senese, caduto dagli alti ranghi della criminalità romana fino ai suoi gradini più bassi, quella mattina, al termine di una 48 ore di alcol e droga, ha preso il telefono in mano e si è messo alla ricerca spasmodica di donne.

 

È arrivato alla porta dell’interno 8, al civico 24 di via Augusto Riboty, dove vivevano Li Yanrong e Yang Yun Xiu, che tutti conoscevano come Lia e Sofia. È entrato, ha acceso la telecamera del telefono per filmare il rapporto sessuale. Il cellulare ha poi restituito il video di un duplice omicidio. Sporco di sangue, De Pau è andato poi a casa di un’altra ragazza, a 300 metri di distanza:

 

giandavide de pau in via riboty a roma

"si reca in via Durazzo ed entra nell’appartamento della Castano Torres, dove in quegli istanti la donna viene uccisa con le medesime modalità degli omicidi commessi dall’indagato poco prima, per allontanarsene dopo circa 15 minuti facendo perdere le sue tracce per due giorni, facendosi ospitare da altre due prostitute e inviando una di queste dalla sorella per farsi dare documenti, carta di credito e soldi, nel chiaro tentativo di darsi alla fuga", si legge negli atti. [...]

GIANDAVIDE DE PAU