FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA…
Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”
GIANNI VATTIMO E SIMONE CAMINADA
Professor Gianni Vattimo, il tribunale di Torino ha condannato a due anni il suo factotum e promesso sposo Simone Caminada. Lei ha mai avuto il dubbio che lui la raggirasse per interesse?
«Neanche per sogno».
Per il Pm Dionigi Tibone, lei non si può sentire parte offesa perché è talmente soggiogato da Caminada da dipenderne totalmente e, in più, ha paura di restare solo. Non è così?
«Sono anni che io e Simone stiamo insieme e non ha senso che uno pretenda di mettere becco negli affari miei».
Però, agli atti, ci sono intercettazioni in cui lei dice a degli amici «devi difendermi da Simone» e «Simone ha preso troppo spazio».
«È stato forse una volta in cui mi sono arrabbiato perché aveva fatto un assegno a mio nome».
E poi c’è un’intercettazione fra voi due, in cui lei gli dice: non andartene, faccio quello che vuoi.
«Sono cose che si dicono al telefono. Che dimostra quello che ho detto? Niente».
Fa pensare che, avendo lei 87 anni e una salute incerta e avendo delegato a questo trentottenne tutto ciò che la riguarda, lui si approfitti delle sue fragilità.
«Può anche darsi. Ma il rapporto costante e stabile fra noi conta molto di più dei momenti in cui uno può dire uffa che barba».
simone caminada e gianni vattimo 2
Chi è Caminada per lei?
«È un affetto consolidato nel tempo».
Un affetto o un amore? Ovvero: siete fidanzati?
«È un amore, certo che siamo fidanzati».
Glielo chiedo perché, in passato, voleva adottarlo: era per lasciargli l’eredità?
«Sì, anche».
Chi sarebbero i suoi eredi legittimi per la legge?
Gianni Vattimo e il compagno Simone Caminada
«Ho solo un cugino che non so più dove viva. Ma sul mio testamento, l’erede universale è Simone e non vedo ragione di cambiare».
Vi è stato impedito di unirvi civilmente prima a Torino e poi a Vimercate. Ci riproverete?
«Io voglio sposarlo ancora. In qualche modo faremo».
Cinque anni fa, lei mi raccontò di aver sposato la figlia di una sua amica e mi autorizzò a scriverlo. Poi, s’intromise Simone e lei cambiò idea: mi pregò di non farlo. La sentii in forte difficoltà, mi sembrò temere l’ira di Caminada. L’accontentai per non lasciarla alla sua mercè. È stato Caminada a farla divorziare?
«Avevo sposato quella ragazza perché mi sembrava difficile la sua situazione, non la mia. Poi ho cambiato idea».
Raccontò anche che, avendo guadagnato tanto e sentendosi un po’ in colpa, aveva ecceduto in generosità verso chi aveva bisogno, ma che ormai era riuscito a contenere i cordoni della borsa. La aiutò Simone?
«Questo è vero, mi era vicino e mi ha messo in guardia».
Per il filosofo e per l’uomo innamorato, cambia qualcosa se Simone l’ha fatto per amore o per tutelare soldi che potevano andare a lui?
«Certo che cambia, ma non credo alla possibilità che l’abbia fatto per sé».
simone caminada e gianni vattimo 1
Neanche dopo aver letto le intercettazioni in cui lui sembra calcolare quanto le resta da vivere?
«Se fa i calcoli su quanto mi resta da vivere e quanti soldi restano mi sembra normale».
[…] So che sta girando un docufilm col regista argentino Juan Ignacio Fernández Gebauer che ha filmato tutto il processo e momenti privati della sua vita con Caminada. Perché ha accettato?
«Perché voglio documentare questa mia ultima battaglia di libertà: il messaggio che ognuno può fare quello che vuole. E perché la mia è una questione che riguarda tante persone, famose e no».
gianni vattimo e simone caminada
Ha chiesto un incontro a papa Francesco. Vuole filmare anche lui e vuole andarci con Simone?
«Lo abbiamo chiesto e vorremmo metterlo nel documentario. L’abbiamo conosciuto in Argentina quando non era Papa, mi ha telefonato quando gli mandai un libro e lui sa di me e Simone».
Nel caso di Gina Lollobrigida, lei crede alla buona fede del suo assistente Andrea Piazzolla a processo per circonvenzione?
«Non lo so, so solo che ci sono di mezzo molti più soldi che nel mio caso. Io ho solo 140 mila euro sul conto e la casa di Torino».
gianni vattimo e simone caminada
Lei è il teorico del Pensiero Debole, che è l’emancipazione dalla verità attraverso l’inflazione della verità. Ora che su lei e Simone c’è la sua verità e quella di un tribunale, cosa pensa il filosofo?
«Che nessuna verità è neutrale e dipende da chi la dice. Il filosofo fa questa domanda: chi lo dice? Risposta: uno fatto così e cosà. Va bene. Ma io, invece, sono fatto così e colà».
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