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GIORGIA D’ARABIA – OGGI A ROMA LA MELONI FIRMERÀ L’INTESA CON IL PRESIDENTE DEGLI EMIRATI, MOHAMMED BIN ZAYE, PER LA CREAZIONE DEL “CORRIDOIO DEL COTONE”, UNA VIA COMMERCIALE CHE PARTIRÀ DALL'INDIA, ATTRAVERSERÀ MEDIO ORIENTE ED EUROPA PER CONNETTERSI AGLI STATI UNITI – IL PROGETTO, NATO SOTTO BIDEN, PIACE A TRUMP PERCHÉ È L’ALTERNATIVA A STELLE E STRISCE ALLA VIA DELLA SETA CINESE – LA FRANCIA SI È GIÀ MOSSA PER RENDERE OPERATIVO L'ACCORDO, MENTRE PALAZZO CHIGI FINORA HA PERSO TEMPO. COLPA DELL’ACCENTRAMENTO DI TUTTI I DOSSIER PRETESO DALLA DUCETTA…
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”
Giorgia Meloni e Mohammed bin Zayed
Oggi il governo italiano firmerà una serie di intese con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed, da ieri in visita a Roma. Tra queste, ce n'è una particolarmente importante che riguarda l'Imec, il futuro corridoio commerciale che partirà dall'India, attraverserà il Medio Oriente e una volta in Europa, dai porti di Marsiglia, di Trieste e del Pireo, si connetterà alle rotte commerciali verso gli Stati Uniti.
È la cosiddetta Via del Cotone, un progetto nato nell'era Biden a cui l'amministrazione Trump ha già fatto sapere a Roma di tenere in particolar modo perché è, in sostanza, l'alternativa americana alla Via della Seta cinese.
E l'Italia rappresenta uno snodo centrale del progetto. La Ue ne accompagna lo sviluppo, ma tra chi segue il dossier emergono preoccupazioni per la lentezza con cui si muove la macchina italiana. L'Imec ha trovato un ostacolo nella guerra a Gaza, perché una delle rotte passa dalla Giordania fino al porto di Haifa in Israele. […]
La firma del Memorandum per l'Imec però è del 10 settembre 2024 e Giorgia Meloni non ha ancora nominato l'inviato speciale italiano per l'Imec. Da Palazzo Chigi si assicura che «manca poco» e a breve, in coordinamento con la Farnesina, verrà indicato il diplomatico che dovrà avviare le interlocuzioni con le controparti indiane e mediorientali e coordinare gli investimenti.
Mohammed bin Zayed - Giorgia Meloni
La Francia invece ha il suo inviato speciale per l'Imec già da un anno, Gérard Mestrallet. E l'inviato francese, senza perdere tempo, si è recato tre volte in India, ha lavorato per affinare la tratta commerciale con Mumbai e iniziare i lavori di adattamento delle infrastrutture del porto di Marsiglia.
La rapidità di Parigi, rispetto all'Italia, è motivo di agitazione anche all'interno della maggioranza di centrodestra.
Il vicepresidente della commissione Esteri alla Camera, Paolo Formentini, della Lega, a inizio febbraio aveva invitato il governo ad accelerare. Ma senza un cambio di passo, avverte, «rischiamo di perdere una parte dei traffici commerciali europei, magari proprio in favore di Marsiglia». Meno preoccupante è la concorrenza del porto greco del Pireo. Sebbene abbia già infrastrutture adeguate, è sotto il controllo della cinese Cosco e per gli Stati Uniti questo è un problema.
Mohammed bin Zayed giorgia meloni
Gli Usa, invece, contano molto su Trieste, dove la Cina – anche a causa della Via della Seta a cui aveva aderito il governo gialloverde – è entrata acquisendo solo il 24, 9% delle quote di uno dei quattro principali terminal del porto.
[…] In Europa hanno osservato con favore il grande attivismo di Meloni in Medio Oriente, le sue visite personali in Arabia Saudita, Qatar e la più recente negli Emirati Arabi Uniti, ma temono che questa voglia di accentrare nelle sue mani il progetto Imec, invece di affidarlo al ministero degli Esteri, possa essere un ulteriore motivo di lentezza.
MOHAMMED BIN SALMAN E MOHAMMED BIN ZAYED
«A Palazzo Chigi devono occuparsi di centinaia di dossier e l'impressione è che non possano dedicarsi a tempo pieno a questo importante piano, che ha una rilevanza non solo commerciale, ma anche geopolitica». All'interno dell'Ue auspicano quindi che Meloni riesca a lasciare più spazio operativo al ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Qualche passo in questa direzione sembra già esserci. Il prossimo aprile, infatti, Tajani sarà in visita in India. Con la speranza, magari, di avere finalmente al suo fianco un inviato speciale per l'Imec.
Donald Trump Mohammad bin Salman
Giorgia Meloni e Mohammed bin Zayed
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