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LA GIRAVOLTA DI TRUMP: TRADITO DAL SUO AMICO PUTIN, SI RISCOPRE FILO-UCRAINO – L’AMMINISTRAZIONE USA AVREBBE DATO IL VIA LIBERA A KIEV AGLI ATTACCHI IN “PROFONDITÀ” SUL TERRITORIO RUSSO. SECONDO L’INVIATO SPECIALE KEITH KELLOGG, “NON ESISTONO SANTUARI” – LA POSSIBILE VENDITA DI MISSILI TOMAHAWK, CON GITTATA MAGGIORE RISPETTO AGLI ATACMS, DI CUI GLI USA DISPONGONO IN ABBONDANZA…

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1. UCRAINA: KELLOGG, 'PER TRUMP KIEV PUO' ATTACCARE RUSSIA IN PROFONDITA''

putin trump

(Adnkronos) - Per il presidente americano Donald Trump ''non ci sono santuari'' e le forze armate ucraine possono condurre attacchi in Russia ''in profondità''. Lo ha dichiarato l'inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina Keith Kellogg in una intervista a Fox News. ''Bisogna usare la capacità di colpire in profondità, non esistono santuari", ha detto Kellogg a proposito della posizione di Trump sul fatto che l'Ucraina possa condurre attacchi a lungo raggio in Russia.

 

La decisione finale se l'Ucraina possa condurre attacchi a lungo raggio all'interno della Russia spetta a Trump, caso per caso, ha precisato Kellogg. La scorsa settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Trump di fornire a Kiev missili da crociera a lungo raggio Tomahawk durante un incontro a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

 

VOLODYMYR ZELENSKY E KEITH KELLOGG

Gli Stati Uniti stanno "valutando" la possibilità di fornire missili Tomahawk a Kiev, mentre Mosca continua a rifiutare i colloqui di pace bilaterali e trilaterali mediati da Trump, ha confermato ieri il vicepresidente americano JD Vance.

 

2. UCRAINA: MOSCA, NELLA NOTTE DISTRUTTI 84 DRONI KIEV

(LaPresse) - I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 84 droni ucraini che sorvolavano alcune zone del Paese durante la notte. Lo scrive la Tass citando il ministero della Difesa di Mosca.

 

la nave uss porter lancia un tomahawk

"I sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 78 droni ucraini: 24 sulla regione di Bryansk, 21 sulla regione di Belgorod, 9 sulla regione di Voronezh, 9 sulla regione di Smolensk, 7 sulla regione di Kaluga, 4 sulla regione di Mosca, 3 sulla regione di Orël e 1 sulla regione di Kursk. In totale, 84 droni ucraini sono stati intercettati e distrutti durante la notte", si legge nella dichiarazione. 

 

3. MA AL FRONTE RESTA LO STALLO: KIEV ASPETTA I TOMAHAWK PER PORTARE LO ZAR A TRATTARE

Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”

 

VOLODYMYR ZELENSKY CONSEGNA A DONALD TRUMP LA LETTERA DELLA MOGLIE OLENA

Che il titolo dell’editoriale del Financial Times — «Perché l’Ucraina sta vincendo la guerra» — firmato dallo storico e filosofo israeliano Yuval Noah Harari sia fin troppo ottimista appare evidente soprattutto nel giorno in cui il Cremlino ha ripreso a bombardare le grandi città ucraine con ferocia.

 

E che sia poco aderente alla realtà anche lo scenario ipotizzato da Trump a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York, ovvero una riconquista da parte delle forze di Kiev dei territori occupati dai russi, è chiaro a tutti gli analisti militari.

 

vladimir putin e donald trump - meme by 50 sfumature di cattiveria

Lo stesso generale Valery Zaluzhny, oggi ambasciatore a Londra, ha fatto notare come l’operazione nel Kursk sia stato un errore costato un numero eccessivo di vite umane ucraine. «Non conosco il prezzo di tali azioni, ma è ovvio che è stato troppo alto», ha scritto l’ex capo di stato maggiore ucraino in un articolo pubblicato online.

 

Inoltre, per tutta l’estate Kiev ha sofferto sul fronte Est, costretta a cedere terreno e a ritirarsi per evitare ulteriori perdite. Basta però rovesciare la medaglia e guardarne l’altro lato per vedere che nemmeno Mosca sta vincendo.

 

Come se — è il paragone fatto dal generale australiano in pensione Mick Ryan — a più di tre anni dall’invasione dell’Iraq nel 2003, gli Stati Uniti fossero riusciti a conquistare solo il 20 per cento del Paese, subendo nel frattempo un milione tra morti e feriti. Nessuno si azzarderebbe a considerarla una vittoria.

 

VOLODYMYR ZELENSKY E KEITH KELLOGG

[…] Il via libera da Trump non è ancora arrivato e potrebbe anche non arrivare mai, se si considerano le continue giravolte della Casa Bianca. Ma presto Kiev potrebbe incassare il permesso di comprare dagli Usa (e usare) missili Tomahawk. Più potenti degli Atacms, con una gittata maggiore, utilizzati in diversi scenari, dall’Iraq di Desert Storm alla Siria contro l’Isis, fino ai Caraibi contro i narcos, sono un’arma di cui gli Stati Uniti dispongono in abbondanza e cederli a Kiev non intaccherebbe l’«America First» in materia di riserve militari, come successo per i Patriot.

 

Si tratta di una fornitura cui nemmeno l’amministrazione di Joe Biden, fin qui ben più filo Kiev di quella attuale, aveva mai acconsentito, spaventata dalle possibili reazioni di Mosca. In realtà — fanno notare gli analisti — difficilmente quest’arma può cambiare definitivamente il corso della guerra come già successo per gli Himars e gli Atacms. Ma farebbe aumentare la pressione sulla Russia per costringere Putin a sedersi al tavolo.

volodymyr zelensky e donald trump a new york

 

E lo stesso Zelensky ha osservato come l’acquisto di per sé basterebbe già come messaggio a Mosca. La campagna di Kiev «DeepStrike» (attacchi in profondità su territorio russo), fin qui basata sull’utilizzo dei droni, sta ostacolando direttamente le attività operative e le linee di rifornimento russe: in meno di due mesi, le forze ucraine avrebbero colpito 85 obiettivi di alto valore sul suolo russo.

 

Tra cui 33 siti militari, basi, magazzini, aeroporti e aerei a terra, nonché 52 strutture militari-industriali che producono armi, munizioni, carburante e droni. Tradotto: se potenziata coi missili a lunga gittata, «DeepStrike» potrebbe provocare ulteriori grattacapi al Cremlino. […]

DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSETRUMP E LA FELLATIO A PUTIN