DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
Enrico Chillè per www.ilmessaggero.it
«Se non voleva essere penetrata, perché non ha provato ad abbassare il sedere o a chiudere le gambe tenendo unite le ginocchia?». È con questa frase choc che il giudice della Corte Federale del Canada, Robin Camp, si è rivolto lo scorso anno ad una 19enne vittima di violenza sessuale nel corso del processo al presunto stupratore.
L'uomo, utilizzando questi argomenti per motivare l'insussitenza della violenza sessuale, aveva così assolto l'accusato, un uomo di Calgary. Per Robin Camp la ragazza era quindi consenziente. La vicenda giudiziaria è comunque andata avanti, con un ricorso in appello e un nuovo processo a carico dell'uomo. Lo sdegno provocato dal giudice Camp, però, non si è esaurito col tempo e un gruppo di giuristi si è riunito per presentare un esposto contro di lui.
La Corte Federale del Canada ha avviato un'inchiesta interna e ha sospeso fino al termine della stessa il giudice da tutti i casi di violenza sessuale. Come riporta CBC News, una prima sanzione è già stata decretata: Robin Camp sta infatti già frequentando dei corsi sull'educazione e sulla sensibilità di genere.
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