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Fulvio Fiano e Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
SARA DI PIETRANTONIO E VINCENZO PADUANO
«Adesso voglio proprio vedere questo che fine fa». Tina Raccuia spezza il cordone del silenzio sulla tragica fine della figlia Sara confidandosi con le vicine di casa. E lo fa all' indomani della decisione del gip di non contestare la premeditazione all' ex fidanzato e omicida della ragazza, Vincenzo Paduano, rinchiuso a Regina Coeli.
Quello di mamma Tina è un dolore atroce che non può conoscere sollievo. E che la madre di Sara cerca di tamponare chiudendosi nella cameretta della studentessa assassinata brutalmente sabato notte in via della Magliana, ripetendo meccanicamente i gesti di una qualsiasi giornata passata mentre Sara era all' università o a scuola di danza:
SARA DI PIETRANTONIO VINCENZO PADUANO
«Fa e disfa in continuazione il letto della figlia», racconta una conoscente che dopo mille insistenze accetta di aprire uno squarcio nell' impenetrabile - e comprensibile - muro di rabbia e disperazione che i familiari della 22enne hanno alzato ormai da quattro giorni, che nemmeno la melodia del flauto suonato in terrazzo dalla cuginetta della vittima riesce a scalfire.
L AUTO DI SARA DI PIETRANTONIO
A casa di Sara temono che Paduano possa davvero evitare l' ergastolo: «Vedrete, fra dieci anni sarà già libero. Forse anche meno». Ma la premeditazione che il gip non ha riconosciuto fra le aggravanti contestate al vigilante - crudeltà, futili e abbietti motivi, l' aver agito contro una persona ormai indifesa - resta un punto fermo nelle indagini del pm Maria Gabriella Fazi, del procuratore aggiunto Maria Monteleone e della Squadra mobile.
SARA DI PIETRANTONIO VINCENZO PADUANO
È stata proprio Tina a fornire un elemento chiave raccontando di quei messaggi sempre più insistenti e aggressivi che Paduano mandava alla figlia. «Perché mi fai questo?», «So dove sei, anche se non mi rispondi»: un crescendo di rancore per i sospetti che lei avesse un altro. E quando il killer ha visto la sua ex baciare il nuovo fidanzato Alessandro, è sparito per una settimana e poi ha agito.
Alla luce dell' omicidio, quelle frasi suonano come un avvertimento. Poco conta in questo senso la reale percezione del pericolo che aveva Sara. Paura mista a tensione per l' incubo che era diventato la fine del rapporto con Paduano. Con la madre Sara sminuiva, sapeva che era legata a quel ragazzo accolto in casa come un figlio.
LA MORTA DI SARA DI PIETRANTONIO
Con Alessandro invece si confidava, gli faceva leggere quegli sms. Il video dello speronamento prima del delitto in via della Magliana dimostra che Sara non è scappata subito, pur avendone la possibilità perché Paduano si sposta con la sua auto. Forse voleva affrontarlo, prima di lasciarlo di nuovo. Solo quando lui le ha spruzzato addosso l' alcol, Sara deve aver realizzato che non era più una situazione gestibile, ma ormai era troppo tardi.
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