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PUTIN CI STA RINDRONANDO! - SECONDO GLI 007 DI BRUXELLES, DIETRO L'INCURSIONE DI DRONI CHE HA PARALIZZATO GI AEROPORTI DELLA CAPITALE BELGA E DI LIEGI C'E' LO ZAMPONE DI PUTIN (SAI CHE NOVITA') - GLI AVVISTAMENTI DEI VELIVOLI SONO INIZIATI ALCUNE SETTIMANE FA, SOPRA LE BASI MILITARI NEL SUD DEL PAESE - NEI GIORNI SCORSI 80 VOLI SONO STATI CANCELLATI - ALCUNI DRONI SONO STATI AVVISTATI ANCHE VICINO ALLA BASE AEREA DI KLEINE-BROGEL, CHE OSPITA LE TESTATE NUCLEARI STATUNITENSI...

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Pietro Guastamacchia per l'ANSA

 

vladimir putin

Il Belgio alza il livello di allerta sulle incursioni di droni nel suo spazio aereo, mentre l'ombra di Mosca si profila dietro al nuovo sorvolo dei velivoli che martedì ha paralizzato il traffico aereo nazionale.

 

Gli 007 di Bruxelles hanno infatti avanzato il sospetto che dietro la serie di incursioni possa esserci un'operazione di sabotaggio orchestrata da uno Stato ostile, "molto probabilmente la Russia", riportano i media. Ipotesi che verrà portata giovedì mattina al vaglio del Consiglio di sicurezza nazionale convocato d'emergenza dal premier Bart De Wever.

 

VLADIMIR PUTIN - DRONI MILITARI

Gli avvistamenti sono iniziati alcune settimane fa sopra le basi militari nel sud del Paese. Sciami di droni, troppo grandi per essere civili secondo i militari, erano stati segnalati nella regione del Limburgo. Da allora, le incursioni notturne si sono fatte regolari fino al salto di livello di martedì, quando il sorvolo dei velivoli vicino agli aeroporti di Bruxelles e Liegi ha portato all'annullamento di un'ottantina di voli in poche ore, costringendo centinaia di passeggeri a dormire davanti ai gate.

 

putin droni

Gli incidenti della notte di martedì però non si sono limitati agli scali di Bruxelles e Liegi. Alcuni droni sono stati avvistati anche in prossimità delle basi aeree di Kleine-Brogel, Schaffen e Florennes, che ospitano installazioni sensibili. Kleine-Brogel, in particolare, è nota per la presenza di testate nucleari statunitensi e sarà una delle prime basi a ricevere i nuovi caccia F-35. "Siamo di fronte a un'operazione coordinata da professionisti, con l'obiettivo di seminare il panico e destabilizzare il Paese", ha affermato il ministro della Difesa Theo Francken.

 

AEROPORTO DI BRUXELLES

Sulle parole di Francken si è però acceso il dibattito politico. L'ex ministra della Difesa, la socialista francofona Ludivine Dedonder, ha accusato il suo successore di "irresponsabilità", criticando le recenti dichiarazioni con cui il ministro aveva evocato un possibile confronto diretto tra la Nato e la Russia in caso di escalation nucleare. Ciò che è certo è che fino a pochi mesi fa il Belgio non era mai stato un bersaglio prioritario per le cosiddette minacce ibride russe, ma ora la situazione è cambiata, soprattutto dopo il dibattito sull'uso degli asset congelati russi, la cui gran parte è custodita da Euroclear, colosso finanziario con sede proprio a Bruxelles.

AEROPORTO DI BRUXELLES - DIVIETO DI DRONI

 

"Le tempistiche non sono casuali", osserva infatti una fonte diplomatica, "ogni volta che l'Europa fa un passo concreto per sostenere l'Ucraina, aumentano gli episodi di disturbo". Venerdì è atteso un incontro tecnico forse decisivo tra il governo belga e la Commissione sull'uso degli asset russi, sul quale De Wever finora ha posto il veto, intimorito anche dalle possibili ritorsioni di Mosca.

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