NEL DUBBIO, SCAPPO - GLI OLIGARCHI AMICI DI PUTIN PORTANO I CAPITALI FUORI DALLA RUSSIA - L’ANNO SCORSO SONO “FUGGITI” 150 MILIARDI DI DOLLARI - MOLTI ACQUISTANO SUPERATTICI A NEW YORK MA HANNO FATTO IMPENNARE I PREZZI

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

putin contro le bestie degli oligarchiputin contro le bestie degli oligarchi

Nel frattempo, per sicurezza, i capitali russi continuano a fuggire all’estero. Soprattutto negli Stati Uniti, dove stanno gonfiando il mercato immobiliare di New York. I condomini di lusso continuano a sorgere come funghi, soprattutto nella zona intorno a Central Park, con prezzi che toccano i cento milioni di dollari.

 

Spesso sugli atti di acquisto non c’è nemmeno il nome del nuovo proprietario, ma solo quello di una compagnia fantasma, creata apposta per nascondere l’identità dei veri acquirenti. Alle volte invece i nomi sono scoperti, e rivelano lo sbarco a New York degli oligarchi che cercano così di mettere le proprie fortune al riparo della guerra in Ucraina, le sanzioni economiche occidentali, il calo del prezzo del petrolio, e magari in futuro anche l’incertezza sulla solidità dello stesso Putin.


UN FLUSSO DI 150 MILIARDI
Un’inchiesta del «New York Times» ha rivelato che solo l’anno scorso, nonostante i tentativi fatti dal Cremlino di fermare la fuga dei capitali, almeno 150 miliardi di dollari hanno lasciato la Russia. All’inizio i soldi degli oligarchi si erano indirizzati soprattutto verso l’Europa, Londra in particolare. Ora però puntano anche verso gli Stati Uniti, e New York. 

Mariana TsaregradskayaMariana Tsaregradskaya


Un caso emblematico è quello di Andrey Vavilov, diventato ricco già all’epoca di Eltsin. Il suo colpo grosso fu acquistare la compagnia petrolifera Severnaya Neft, all’epoca delle prime privatizzazioni, per 25 milioni di dollari, rivendendola poi per 600 milioni alla Rosneft. Da allora in poi per lui è stata un’ascesa continua.

 

Per trovare una collocazione sicura ai suoi soldi, New York è diventata la destinazione preferita. Ha comprato per 11 milioni un mega appartamento al Plaza per la moglie, l’attrice Mariana Tsaregradskaya, che però lo ha trovato troppo modesto. Quindi ha tirato fuori altri 39 milioni per prendere un attico al Time Warner Center, all’angolo fra Columbus Circe e Central Park West. 


COMPAGNIE ANONIME
Nel suo caso il nome è noto, ma secondo il «Times» oltre il 50% delle proprietà nei grattacieli più lussuosi intorno al parco sono mascherate attraverso compagnie fantasma. Il giornale però sospetta che la maggior parte dei miliardari nascosti siano russi, che vogliono proteggere i loro soldi e prepararsi una eventuale via di fuga, senza farlo sapere a tutti. Il risultato è stato un balzo verso l’alto dell’intero mercato immobiliare di New York, dove il prezzo medio di una casa è arrivato a 1,7 milioni. La competizione fra gli oligarchi ha fatto salire i costi per tutti.

ANDREI VAVILOV ANDREI VAVILOV


Questa fuga di capitali si lega anche alla strategia scelta dai paesi occidentali per convincere Putin a fermarsi. La cancelliera Merkel lo disse al vertice Nato di Cardiff, durante un incontro off the record con i giornalisti tedeschi. La guerra - disse - è persa, perché Putin è disposto a combatterla e noi no. Le sanzioni economiche, però, servono a mettere pressione sugli oligarchi intorno a lui, affinché lo convincano a cambiare linea. La corsa ai condomini di New York è un effetto collaterale, sempre più evidente, di questa strategia.

Andrey VavilovAndrey Vavilov