cervello maiale

MEJO DI FRANKESTEIN – GLI SCIENZIATI DI YALE HANNO RIATTIVATO LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA NEL CERVELLO DI UN MAIALE MORTO DA 4 ORE – L’ORGANO È STATO ISOLATO E TRATTATO CON UNA SOLUZIONE CHIMICA PROGETTATA AD HOC – MA ANCORA È PRESTO PER ESPERIMENTI SIMILI SUGLI ESSERI UMANI, PERCHÉ… – VIDEO

 

 

 

Mario Landi per www.leggo.it

cervello di maiale riattivato dopo 4 ore dalla morte 3

 

Il maiale era morto da 4 ore ma gli scienziati sono stati in grado di riattivare circolazione sanguigna e attività cellulare nel cervello. Una scoperta clamorosa, che rievoca in chiave moderna gli esperimenti del dottor Victor Frankenstein descritti da Mary Shelley e, soprattutto sfida le ipotesi sulla tempistica e la natura irreversibile della fine di alcune funzioni cerebrali dopo la morte.

 

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A descrivere la ricerca sulla prestigiosa rivista Nature sono gli scienziati della Yale University (Usa). Il cervello di un maiale morto è stato isolato e trattato con una soluzione chimica progettata ad hoc. Così sono state osservate molte funzioni cellulari di base, che si riteneva si interrompessero definitivamente alcuni minuti dopo lo stop dell'ossigeno e del flusso sanguigno.

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«Invece il cervello intatto di un grande mammifero conserva la capacità, precedentemente sottovalutata, di riattivare la circolazione e alcune attività molecolari e cellulari, a diverse ore di distanza dall'arresto circolatorio», ha sintetizzato l'autore senior della ricerca, Nenad Sestan. Francesca Talpo, dell'Università di Pavia, unica italiana a partecipare alla ricerca coordinata dall'Università di Yale, afferma però che «sono ancora molto lontani gli esperimenti che riprodurranno nel cervello umano quanto si è appena o sservato nel cervello dei maiali».

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