DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Vittorio Zucconi per “la Repubblica”
Morto con un cuscino in faccia nella solitudine silenziosa di un esclusivo resort in Texas, trasportato dagli Us Marshall per essere imbalsamato prima che un medico legale potesse esaminarlo, Antonin Gregory Scalia, giudice della Corte Suprema è volato, il 13 febbraio, nel cielo infinito degli “Oscuri complotti” e delle Conspiracy theory.
“C’è qualcosa che puzza nella fine del giudice Scalia”, ha detto un ex investigatore in pensione della Squadra omicidi di Washington, William Ritchie, “la pancia mi dice che c’è qualcosa sotto”.
Non importa che non ci sia alcun elemento fattuale o positivo che faccia sospettare un omicidio e anche la “teoria del cuscino in faccia” non ha riscontri, ma ci sono abbastanza elementi negativi - l’ autopsia vietata dalla famiglia, la sommaria diagnosi dei marshall, agenti di protezione senza conoscenze mediche, la fretta del giudice nel permettere l’imbalsamazione che pure la legge del Texas impone se la salma deve essere trasportato fuori dalla Stato - per stimolare l’attivissima pancia dei complottisti.
Neppure l’assenza di un movente credibile, del perché qualcuno avesse interesse a uccidere un giudice quasi 80enne con molti acciacchi, ferma la macchina della cospirazione.
Scalia era odiato dai progressisti, e l’odio funziona sempre. é morto in un ranch di superlusso, appartenente a un miliardario texano che l’aveva ospitato gratis e il Texas è la terra di Dallas, dell’omicidio Kennedy.
Il resort è a pochi minuti da quel confine con il Messico lungo il quale Trump e i repubblicani vorrebbero alzare la Grande Muraglia anti-immigrazione e che Scalia approvava: che siano stati ninja messicani a farlo fuori, con un’iniezioncina capace di provocare un attacco cardiaco?
Nel ribollente universo dei “Cospirazionisti” nessuna teoria è mai da escludere e se quella di ieri non funziona, se ne può formulare un’altra, come dimostrano le successive evoluzioni della “Madre di tutti i complotti”, l’abbattimento delle Torri Gemelle.
Per l’assassinio di Jfk, che del cospirazionismo da mezzo secolo è il sacro Graal, si sono evocati Cosa nostra, la Cia, il Complesso militar-industriale, i cubani, il Kgb, gli amici del suo vice Lyndon Johnson e, tra i circa mille volumi di “rivelazioni” ci sono anche loro, gli Alieni.
Il presupposto fondamentale della Scalia conspiracy come di tutte le altre è la certezza che la “versione ufficiale” sia sempre e implicitamente falsa e che il potere abbia qualcosa da nasconderci. A volte anche la propria natura, visto che per una buona percentuale di americani, tra noi vivono e segretamente controllano, i “Rettiliani”.
L’esistenza di reali complotti per nascondere la verità dietro menzogne di Stato, dal Watergate ai finanziamenti segreti della Cia ai partiti amici in Europa, dagli attentati del terrorismo destabilizzatore al caso del Dc9 Itavia, giustifica e alimenta scetticismo e cinismo. Dalla certezza che il potere menta per coprirsi, fiorisce una cottage industry, un’economia del complottismo.
Sgorgano film di successo, da quella Area 51 nel Nevada dove si custodiscono i resti degli Alieni precipitati sulla Terra a Roswell, e che forn“ la chiave per Independence Day. La morte di Kennedy è il dono che continua a donare, dalla fiction alla documentaristica, dall’editoria alla Rete.
L’attacco giapponese a Pearl Harbour sembra ad autori sospettosi un complotto ordinato dal Presidente Roosevelt, il pretesto per entrare in guerra. E se alcune teorie sono fondamentalmente benigne, e ormai polverose, ben più maligno è il continuo ritorno del negazionismo sulla Shoah, che vede nella “esagerazione” dell’Olocausto, o addirittura nella sua deliberata organizzazione, il mezzo usato dal diabolico Ebreo per realizzare il “complotto” sionista.
Nuove teorie si aggiungono a quelle tradizionali e invincibili, come il falso sbarco sulla Luna girato in realtà in uno studio di Hollywood, carissimo ai più eccitabili dei complottisti. Le scie di condensa degli aerei ad alta quota sono emissioni di veleni che, deliberatamente o inconsciamente, piloti civili e militari spruzzano sulle popolazioni.
Trame di “Illuminati”, di nuove massonerie di potenti che controllano l’Ordine mondiale, hanno imposto Barack Obama, la loro marionetta, alla Casa Bianca, pur essendo lui un alieno, non nel senso della fantascienza, ma del certificato di nascita: una maggioranza di elettori repubblicani di estrema destra, i Birthers, da birth, nascita, è persuasa che Obama sia nato in Kenya. Così come ora Trump insinua che i suoi avversari Rubio e Cruz non avrebbero il diritto di essere candidati alla presidenza.
La certezza che i governi, tutti i governi, mentano, lega con un filo d’acciaio tutte le teorie complottiste che, notano le ricerche comportamentiste, accomunano la pancia al lato emotivo del cervello, coinvolgendo anche persone apparentemente razionali.
Coloro che rifiutano di credere che la storia umana possa conoscere svolte e ribaltoni soltanto perchè un fanatico, agendo da solo, esplode rivoltellate contro un principe d’Asburgo e precipita la civilissima Europa nell’abisso del Secolo di orrori.
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